Avezzano. L’Amministrazione comunale della città di Avezzano ha approvato, nella seduta consiliare del 13 gennaio il programma di mandato, riassunto dal sindaco attraverso nove azioni di sistema per prossimi cinque anni: Città territorio, sicura, attrattiva e sostenibile, dinamica, dei giovani, amica dello sport, solidale e inclusiva, efficiente. Ssono le aree in cui si declinano le azioni concrete individuate dall’amministrazione Di Pangrazio per una migliore governance territoriale, riprendendo alcune direttrici del primo mandato 2012-2017.
“Il leghista Tiziano Genovesi, come al solito, povero di idee e di capacità di analisi”, dichiara il primo cittadino di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, “distorce e strumentalizza un passaggio che voleva soltanto evidenziare la resilienza dei marsicani a fronte di una tragedia immane che ha sconvolto il nostro territorio nel 1915 e la città dell’Aquila nel 2009, indicando che da queste tragedie, seppure verificatesi in tempi diversi, bisogna coraggiosamente ripartire per nuove possibilità di sviluppo e investimenti sul territorio. Mi spiace che il consigliere di minoranza leghista Genovesi, non avendo proposte e idee concrete per la città, abbia deciso di uscire dal consesso del consiglio comunale, che stava esaminando un importante documento programmatico per i prossimi 5 anni, approvato senza voti contrari, per scatenare una polemica sterile per quanto inutile. La prossima volta, al contrario, venga in aula a discutere di progetti per il bene dei cittadini di Avezzano e segua l’esempio di chi ha contribuito a scrivere un futuro per questa città e questo territorio, venga in consiglio per difendere il nostro presidio ospedaliero, il nostro diritto alla salute, il bacino del Fucino, i cittadini di Avezzano. Purtroppo il leghista Genovesi è ancora succube e portatore di interessi di una politica ostile e sfavorevole alla nostra città, ancorato all’Aquila e ai suoi superiori, incapace di difendere il nostro territorio. Desidero inoltre ricordare che il sottoscritto, insieme ad altri marsicani, è stato attivamente impegnato in ‘prima linea’ durante il terremoto dell’Aquila, senza risparmiarsi”.
“Non fa onore, a chi si occupa di politica”, conclude il sindaco, “utilizzare le tragedie per osteggiare i propri avversari, travisando le parole riferite in un discorso più ampio e articolato, ma quando mancano le idee, le capacità, le competenze per nascondere le proprie mancanze si ricorre a qualsiasi forma di provocazione pur di compiacere e seguire le indicazioni dei suoi padroni aquilani, ma questo, per fortuna, gli avezzanesi lo hanno capito qualche mese fa”.