Celano. Le delibere contestate sono legittime. A chiarirlo è il Centrodestra che così risponde alle accuse mosse dal Pd. “L’amministrazione Piccone, impropriamente, è più volte tirata in ballo dall’ex consigliere comunale Antonello di Stefano a proposito delle delibere approvate legittimamente dalla giunta comunale e avallate dal Commissario Straordinario Passerotti e pubblicate dal Segretario comunale”, hanno spiegato in una nota, “da parte Di Stefano, in ripetuti interventi, si sostiene che tali delibere sarebbero state pubblicate in modo illegittimo. A questa accusa l’ex Amministrazione per informare correttamente i cittadini intende replicare sottolineando i seguenti punti: le deliberazioni sono state votate ed approvate dall’organo collegiale nella piena legittimità in quanto eletta dai celanesi; il Commissario Straordinario, solo se ravvisa dolo o colpa grave, potrebbe eventualmente revocare gli atti in argomento qualora ne ravvisasse elementi in contrasto con gli interessi dell’Ente; lo stesso Commissario Straordinario di fronte alla legittima degli atti prodotti non può fare altro che, come previsto dalle leggi, dare legittimante seguito agli stessi; è bene ribadire la differenza che c’è tra approvazione e pubblicazione della deliberazione: la prima compete, come detto, all’organo collegiale (Consiglio o Giunta comunale), la seconda spetta al Segretario Comunale secondo un calendario da lui stesso predisposto che tenga conto dei giorni nei quali, lo stesso funzionario, è presente al Comune di Celano. Per quanto concerne le “rotatorie” l’ex Giunta Piccone specifica che: non si tratta di nessun “pasticcio” come si sostiene nel volantino “informativo” del Pd locale. Esse sono state progettate dall’Anas per garantire sicurezza e migliorare la viabilità; che le gare d’appalto sono libere e quindi è normale che le imprese che eseguono i lavori possano essere di fuori regione; chiediamo a Di Stefano: non ti interessa la sicurezza degli automobilisti e migliorare la viabilità su un’arteria che ha provocato decine di morti e feriti? E ancora: non è che dietro a tanto interesse per il sistema delle rotatorie da parte di Di Stefano ci fosse un qualche interesse personale o familiare: vista la presenza di proprie proprietà in alcune aree interessate da queste opere? Perché lo stesso Di Stefano non ha seguito l’esempio della famiglia dell’ex Sindaco che ha concesso, non opponendo ricorsi, i terreni sui quali vengono realizzate le rotatorie? Non ritiene lo stesso Di Stefano che contestare progetti redatti da Uffici Tecnici di prim’ordine (Ministero, Regione, Provincia, Anas e Comune) sia un grave atto di mancanza di rispetto nei confronti di progettisti qualificati e professionalmente validi? Alla fine una riflessione da offrire aicelanesi: ma non sarà che Di Stefano vuole che si prosegua nell’andazzo delle amministrazioni precedenti che hanno favorito solo gli amici degli amici?”