L’Aquila. Negli ultimi mesi la situazione geopolitica internazionale ha portato ad un inasprimento dello stato di crisi economica generale, già minato dalla pandemia che si protrae ormai da quasi tre anni.
I dati sull’inflazione parlano di un indice che supera l’11% e le previsioni per i prossimi mesi non promettono nulla di positivo.
I lavoratori si trovano a dover fronteggiare un carovita generale (bollette, carburante, carrello spesa) che non ha precedenti nella storia recente.
Il Decreto aiuti bis, trasformato in legge 142/22, ha emanato una serie di provvedimenti per fronteggiare la situazione, su cui il Decreto aiuti quater di ieri 10 novembre 2022 è ulteriormente intervenuto.
Tali provvedimenti, nella fattispecie quelli che prevedono la possibilità per le aziende di poter riconoscere ai Lavoratori fino a 3000 euro di fringe benefit utilizzabili, oltre che per beni e servizi, anche per pagare le bollette, sembrano essere stati finora ignorati dalla stragrande maggioranza delle aziende del nostro territorio.
“Ora che l’Agenzia delle entrate, con circolare 35/E pubblicata il 4 novembre scorso, ha fornito tutte le istruzioni per elargire queste somme ai lavoratori”, afferma la Fiom, “auspichiamo un cambio di passo da parte dei datori di lavoro”.
“Come Fiom”, conclude il sindacato dei metalmeccanici, “rivendichiamo in primis aumenti salariali su tutti i fronti, ma siamo anche impegnati azienda per azienda a contrattare l’applicazione degli strumenti legislativi a disposizione. Invitiamo, inoltre, le aziende presenti sul territorio, a partire dai grandi gruppi e dalle grandi imprese, a stipulare convenzioni aziendali con le società di distribuzione di energia affinché i lavoratori ottengano condizioni di mercato di miglior favore. L’insieme di queste azioni può aiutare a preservare il potere salariale di tutti i metalmeccanici”.