Avezzano. Duro scontro della Fim-Cisl con la Micron Technology Inc che parla di «mistificazioni». Il sindacato rincara la dose e accusa l’azienda di nascondere l’evidenza dei fatti. Di seguito il comunicato della Fim guidata da Antonello Tangredi. «Alla Micron non è piaciuto il nostro comunicato dell`8 Aprile scorso che analizzava l’annuncio della vendita del sito giapponese a 200 mm della Micron ( Fab 0) alla foundry israeliana Tower Jazz. Nel rituale messaggio di aggiornamento delle attività del sito di Avezzano, del 10 Aprile il direttore generale ha considerato allarmistici e disfattisti i contenuti del comunicato stesso, mentre affermava che: “il senso di questa proposta di vendita è di una semplicità estrema e soprattutto incoraggiante e stimolante per tutti noi al contrario di tante mistificazioni che si sono ascoltate negli ultimi giorni”. Di seguito, una parte importante del comunicato ufficiale congiunto Micron/ Tower Jazz diffuso il 4 aprile sulla vendita di Fab 0».
“The total value of the proposed transaction, including assumed liabilities, is anticipated to approximate $140 million, of which $40 million would be paid in cash, approximately 20 million of Tower ordinary shares would be issued to Micron Technology or its Japanese subsidiary and the remainder is assumed long-term retirement liabilities that would be payable incrementally upon employee retirements. The parties are currently negotiating definitive agreements for the proposed transaction“.
La traduzione è la seguente: “Il valore totale della proposta di transazione, comprendente gli impegni assunti, è preventivata in 140 milioni di USD, di cui 40 milioni saranno pagati in contanti, approssimativamente altri 20 milioni in azioni ordinarie Tower e il restante (80 milioni, la parte principale della transazione) in impegni economici per pensionamenti a lungo termine, che saranno pagati in maniera crescente a seguito del ritiro dei lavoratori. Le parti stanno negoziando l`accordo definitivo per la proposta di transazione“.
Dalla Fim affermano al riguardo che «il comunicato ufficiale è quindi molto chiaro: com’è prassi in questo tipo di accordi, si quantifica l’onere per la chiusura dei rapporti di lavoro in essere. Al Direttore Generale sarà sfuggito qualcosa nella lettura del comunicato ufficiale?!! Dal punto di vista industriale Tower raddoppia la sua capacità produttiva ma resta un piccolo attore in una realtà molto difficile. Considerare questa svendita una notizia incoraggiante e stimolante per Avezzano è quantomeno anomalo! L’unico intento sindacale (della FIM), è di capire se esiste una strategia dietro a questa operazione e se essa prefigura un disimpegno della Micron dai siti a 200 mm. La direzione della Micron di Avezzano, è consapevole di ciò che succedendo? Non convincono neanche le affermazioni dell’ex Direttore Generale !! Un ultimo punto dall’allarme per le sorti della stabilimento di Avezzano, è rappresentato dalle dichiarazioni di Dave Orton, CEO di Aptina che, di fatto, conferma quanto già si sapeva: Aptina sta cercando di esportare i suoi prodotti su piattaforma 300 mm. Gli investimenti ad Avezzano sulla 300 mm, quando arriveranno ? Se ne parla dal 2003!! Sta iniziando il conto alla rovescia? Qualcuno, se può, fermi le lancette del tempo».