Avezzano. Il web è quel luogo dove tutti si sentono padroni di fare tutto: nei commenti si usano parole che difficilmente si usano dal vivo e spesso ci si sente autorizzati a copiare del materiale senza nemmeno citare la fonte, ma quello che è successo oggi sul web “marsicano” ci lascia perplessi.
Sulla nostra notizia del festival “Gran galà d’estate” pubblicata qualche giorno fa sulla nostra pagina Facebook, è stato fatto un commento da Gabriele Ciaccia, collaboratore del Festival della Chimera, che si lamentava dell’annullamento a sorpresa del festival da parte dell’amministrazione comunale. La sorpresa più grande però è stata quella di vedere questo commento alla nostra notizia “copiato e incollato” e diventato in tempi record un articolo di un’altra testata. Non che non sia possibile copiare o estrapolare una parte di un articolo, ma quantomeno andrebbe citata la fonte! Come unica consolazione a questa curiosa vicenda, resta la soddisfazione che gli articoli di qualcun altro nascano dai commenti dei nostri lettori. Riportiamo l’immagine della nostra pagina Facebook e il testo integrale del commento in questione. Dopo un’esternazione di una cittadina che si chiedeva dove fosse finita la notte della Chimera, Ciaccia, alla luce del suo interessamento nel progetto, risponde e spiega come stanno le cose. “Ne so qualcosa, ma dovrebbero risponderci i nostri amministratori, ho sempre difeso tutte le forme di arte e di comunicazione indistintamente, sul nuovo progetto Chimera ho lavorato tantissimo (dopo l’invito del Dott. G. De Angelis e diversi incontri nella casa comunale), per valorizzare il Parco Torlonia, con ospiti eccezionali, ma la spesa di questi Eventi Estate pare abbia superato ogni previsione. Mi chiedo, non solo come artista ma soprattutto come cittadino, abbiamo diritto ad altre e diverse forme di cultura, o dovremo morire sommersi da questo eventismo paratelevisivo a discapito della fruizione di un buon teatro estivo, di un ottimo jazz, e premiare esperienze di arte, socialità e cultura conosciute in tutta Italia? E’ veramente triste, fare un calendario, organizzare la comunicazione, organizzare la logistica, poi vedere tutto sfumato e chiedere scusa agli ospiti coinvolti, non solo a mio nome ma anche a nome della Città”. Il commento è stato firmato da Gabriele Ciaccia che ha voluto così dare notizia di quanto accaduto in città. (f.p.)