Avezzano. Sono stati assolti dal tribunale di Avezzano dal reato di disastro colposo con la formula piena “non aver commesso il fatto”. Si tratta di Antonio Rubeo e Piero Iannuzzi, nei confronti dei quali la sentenza è stata pronunciata dal giudice Marianna Minotti, che ha ritenuto infondate le accuse mosse contro i due professionisti, entrambi coinvolti in un caso che ha suscitato attenzione per le gravi conseguenze economiche e strutturali.
Il caso risale al 5 febbraio 2012, quando un disastroso crollo di due capannoni, ubicati nel Comune di Massa d’Albe, provocò ingenti danni materiali. I capannoni, che erano stati realizzati negli anni ’70 e ’80, crollarono sotto il peso di una copiosa nevicata. Le accuse nei confronti di Rubeo e Iannuzzi, rispettivamente ingegnere progettista e direttore dei lavori, si basavano su presunte difformità strutturali nei progetti esecutivi dei capannoni. La difesa, rappresentata dagli avvocati Franco Colucci e Mario Flammini, ha dimostrato che i due non erano responsabili della direzione dei lavori per quanto riguarda la porzione interessata dal crollo, e che le modifiche contestate non erano di loro competenza.
Secondo l’accusa, i due professionisti erano ritenuti responsabili per non aver rispettato i progetti originali e per aver realizzato capriate sottodimensionate, che avrebbero causato il crollo del tetto sotto il peso della neve. La procura aveva richiesto la condanna per disastro colposo, aggravato dall’ingente danno economico, stimato in circa 500mila euro. L’accusa, inoltre, sosteneva che la condotta dei due imputati fosse fraudolenta, in quanto le difformità strutturali erano state realizzate durante la fase esecutiva dei lavori, senza rispettare le normative e i permessi autorizzati dal Genio Civile.
Tuttavia, i difensori degli imputati hanno evidenziato che Rubeo e Iannuzzi non erano i responsabili diretti della direzione dei lavori, e che le modifiche contestate riguardavano la fase esecutiva, in cui erano coinvolte altre figure professionali e tecniche. La sentenza ha quindi escluso ogni responsabilità penale dei due professionisti, che sono stati assolti da ogni accusa.
Dopo la lettura della sentenza, gli avvocati Franco Colucci e Mario Flammini hanno espresso soddisfazione per l’esito del processo, sottolineando che i loro assistiti non avevano mai avuto alcuna intenzione di eludere le normative sulla sicurezza. “Siamo felici che la verità sia venuta a galla”, hanno dichiarato i legali, “la nostra difesa si è basata su fatti concreti, e il tribunale ha riconosciuto l’assenza di responsabilità penale nei confronti dei nostri clienti”.