Roma. “In una conferenza stampa, dove l’argomento principale è il ritiro delle cariche da parte delle ministre Bonetti e Bellanova, prende la parola solo Matteo Renzi. Il suo ego ha generato questa crisi”. Questo il commento a caldo della senatrice abruzzese del M5S, Gabriella Di Girolamo. Intervistata #InPrimaLive, sulla crisi di Governo, la senatrice ha espresso il suo dissenso verso il leader di Italia Viva che in un momento di pandemia, ha generato una crisi che potenzialmente potrebbe portare alle elezioni (CLICCA QUI PER VEDERE L’INTERVISTA COMPLETA).
Ad oggi, come espresso sui quotidiani nazionali, Conte cercherebbe l’appoggio di alcuni responsabili, ma non sembra essere arrivato a numeri tali da garantire la maggioranza assoluta in Senato per governare stabilmente (attualmente, senza Italia Viva, Conte godrebbe di 151 senatori a sostegno, ma la maggioranza assoluta è 161). Il premier si presenterà domani mattina nella Camera dei Deputati per chiedere un voto di fiducia. A Palazzo Montecitorio, Conte non teme nulla, la maggioranza è salda. La partita si giocherà martedì mattina a Palazzo Madama.
“Mi sembra veramente un dolore e un grave danno a tutta l’Italia dover interrompere il mandato di Governo in piena pandemia mentre si cerca di attivare uno dei progetti più importanti dell’economia italiana come il Recovery Plan. Spero nel buon senso dei responsabili. Il voto e le elezioni sono sempre lo strumento più importante della nostra democrazia. Ma votare adesso in pandemia a seguito di una crisi generata da capricci e egocentrismi è un danno per tutti”.
A seguito dell’intervento della senatrice, l’avvocato Aldo Lucarelli ha annunciato le regole del nuovo Dpcm del 14 Gennaio entrato in vigore sabato. Una volta descritte le norme che disciplinano l’ordinanza dell’Abruzzo Arancione, (entrata in vigore oggi, domenica 17 gennaio), Lucarelli ha anche spiegato la particolarità giuridica di questa crisi di Governo, dove per la terza volta nella storia della Repubblica italiana, la crisi viene Parlamentarizzata. @RaffaeleCastiglioneMorelli