A soli 25 anni pratica la professione di osteopata in uno studio multidisciplinare insieme ad altri specialisti, collabora con diverse realtà locali, seguendo gli atleti nei loro percorsi sportivi e vanta esperienze all’interno di squadre professionistiche partecipanti a competizioni nazionali e internazionali.
Parliamo di Andrea Troiani, giovane avezzanese che ha deciso di intraprendere questa strada in seguito all’interesse nutrito nel settore quando rivestiva il ruolo di giocatore di rugby – e quindi di paziente – affascinato da quei trattamenti osteopatici che oggi si ritrova lui stesso ad applicare.
Con questo articolo diamo il via a una rubrica di approfondimento della professione dell’osteopata, toccando tematiche che vi permetteranno di sciogliere dubbi, scoprire aspetti nascosti e curiosità legate a questa figura, nonché conoscere cause e conseguenze di alcune vostre possibili problematiche.
Lo faremo insieme a lui, dando spazio alle competenze di un giovane concittadino che sfida l’odierna incertezza del futuro per mettersi in gioco e inseguire le sue passioni. Come di consuetudine, iniziamo con le presentazioni.
La formazione.
“Non essendoci ancora percorsi universitari legati a questo ambito, mi sono formato”, ci ha raccontato Andrea, “presso la AbeOS Osteopathy School di Raiano, in un percorso full time che prevede 5 anni accademici in cui ho affrontato gli studi con impegno e dedizione per sostenere un processo di apprendimento che mi permettesse di ottenere il titolo e mi rendesse pronto a inserirmi e orientarmi nel mondo del lavoro, con tirocini di spessore e continua pratica clinica. Mi sono successivamente inserito all’interno del ROI (Registro Osteopati Italiani) che attesta la validità dell’esercizio della propria professione. Naturalmente, sono in continua formazione e partecipo periodicamente a corsi di aggiornamento che mi permettono di rimanere al passo con le nuove tecniche di lavoro. Attualmente opero in un centro multidisciplinare di Avezzano e una volta al mese sono presente in uno studio a Francofonte, in Sicilia.
Le collaborazioni.
“La figura dell’osteopata prevede necessariamente la collaborazione con altri professionisti come: ortottista, oculista, ortopedico, odontoiatra e podologo. Inoltre, collaboro da ormai due anni con il Celano Calcio e seguo da vicino i calciatori della prima squadra in promozione. L’inizio del 2023, invece, mi ha portato a intraprendere una nuova esperienza nel mondo del padel, uno sport sempre più in crescita. Grazie alla partenership con lo Sporting Cat di Avezzano, sarò a disposizione di tutti soci per valutazioni, trattamenti e cure.
Esperienze personali.
“Ho avuto modo in questi anni di vivere esperienze che mi hanno fatto crescere umanamente ma soprattutto professionalmente parlando. Ho portato assistenza osteopatica alla nazionale di canottaggio rumena che ha partecipato alle ultime olimpiadi di Tokyo, ho trattato gli atleti dello sci di fondo di Pescocostanzo, così come i giocatori dell’Aquila e Gran Sasso Rugby e della Soverato Volley in A1”.
“Mi sono avvicinato a questo mondo perché avendo fatto sport e provato l’approccio osteopatico mi sono appassionato a quel modo di inquadrare il paziente nella globalità. È un po’ questo che contraddistingue il mio modus operandi. L’attenzione al paziente credo venga al primo posto; bisogna saper ascoltare il problema di chi si ha di fronte. Mi capita di visitare una persona, ma per capire e agire ho bisogno di parlarle, di conoscerla; scoprire il suo modo di vivere, sapere come si comporta e quali sono le sue abitudini. È necessario ascoltare l’anamnesi, da quella remota relativa a interventi passati a quella più recente. Insomma, non mi soffermo mai al sintomo, ma scavo per indagare su ciò che è successo in passato, utilizzando quindi un approccio totale, una visione a 360 gradi”.
Se siete curiosi di scoprire tutto ciò che gira intorno a questa figura, rimanete sintonizzati!
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