Avezzano. Utilizzare il Crua per processare i tamponi con l’obiettivo di decongestionare l’ospedale di Avezzano: è questa la richiesta che Aurelio Cambise, avvocato, fa al mondo politico regionale e non solo.
“Occorre spendere qualche risorsa per far funzionare il Consorzio di Ricerca Unico d’Abruzzo”, sottolinea Cambise, “come laboratorio di analisi in questo difficile momento. È assurdo vedere persone attendere fuori al pronto soccorso in macchina o in ambulanza e purtroppo vederle anche morire. Facciamo lavorare il Crua e salviamo vite umane. La lezione del virus consiste nella presa di coscienza che non bisogna continuare con la politica indiscriminata dei tagli ai servizi, specialmente quando si tratti di sanità, per non essere ancora malauguratamente colti di sorpresa e impreparati in futuro”.
“È dal mese di marzo”, specifica l’avvocato, “che lamentavo insieme con l’attuale sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio l’insufficienza di strutture idonee per affrontare tale emergenza. Il Crua potrebbe aiutare l’ospedale di Avezzano per processare tamponi dal momento che attualmente per analizzarli devono essere portati a Teramo o a Pescara. L’ex Crab era una vera eccellenza non soltanto abruzzese e marsicana, ma internazionale. Sarebbe davvero assurdo non rilanciarlo”.
“L’interporto di Avezzano potrebbe fare i test”, precisa Cambise, “come sta facendo ora su segnalazione della Asl e il Crua potrebbe dare i risultati in 24 ore. Insomma anche gli ospedali di Tagliacozzo e di Pescina potrebbero venire in soccorso dell’ospedale di Avezzano per tante altre patologie, evitando intasamenti pericolosi, come nel caso malaugurato di gente malata che non viene soccorsa in tempo utile, rischiando anche la morte, perché si presenta un lavoro eccessivo concentrato sul Covid19. Tutti parlano della pericolosità del coronavirus, che, in maniera subdola ed esponenziale, sta colpendo una miriade di persone, ma, dobbiamo constatare che non sempre e in tutti i luoghi si riesce a dare una tempestiva e adeguata risposta, al di là di tutta la buona volontà degli operatori sanitari”.
Per spiegarmi meglio”, prosegue, “Avezzano, la Marsica e altre zone interne hanno diritto ad avere il più possibile servizi sanitari tempestivi e altamente qualificati anche per il Covid19, vista la pericolosità e il contagio da tempo previsti. Chi ha responsabilità politiche e amministrative saprà chi consultare e come intervenire per evitare tragedie come quelle che, purtroppo, ci stanno colpendo. La vita umana ha un valore infinito e non possiamo permetterci di metterla a repentaglio: da tempo è stato predicato da ogni parte che ciò che sta accadendo ora bisognava metterlo in conto allora”.
“Perciò lungi da tutti il rimorso per non aver fatto abbastanza. Il discorso è lungo e tutti, nessuno escluso, dobbiamo chiederci se, come cittadini, abbiamo avuto comportamenti responsabili verso noi stessi e gli altri per arginare un pericolo siffatto. Ma anche il mondo politico dovrà chiedersi se tutto è stato fatto in modo prioritario”, conclude Cambise, “come da indicazioni di esperti nazionali e internazionali della sanità”.