Avezzano. Restano fermi a 220 i casi positivi al covid19 presenti in provincia dell’Aquila, di cui 50 ricoverati non in terapia intensiva (4 ricoverati in altra Asl), 12 in terapia intensiva e 113 in isolamento domiciliare (di cui 5 in altra Asl). Dall’inizio dell’emergenza, sono complessivamente 25 guariti e 20 i deceduti (12 provenienti da altra Asl). Di questi 94 fanno capo al territorio marsicano, di cui 41 sono i residenti ad Avezzano, la città più colpita, seguita dal comune di Collarmene con 8 positivi. A Celano sono 5 i residenti risultatati positivi al tampone, alcuni dei quali contagiati all’interno di una struttura sanitaria abruzzese, dove erano ricoverati da tempo.
Negli ultimi giorni, oltre al caso di Tagliacozzo comunicato ieri dal bollettino ufficiale, una donna residente in città e anche lei attualmente in una struttura sanitaria abruzzese, non si sono registrati episodi. Un trend che fa ben sperare per il territorio. Sono 33 invece i pazienti dell’Aquilano (2 ricoverati non in terapia intensiva, 1 terapia intensiva, 22 in isolamento domiciliare, di cui 2 in altra Asl, e 8 guariti). Nell’area Peligna dei 53 casi, 14 ricoverati non in terapia intensiva, di cui 1 in altra Asl, 2 in terapia intensiva, 34 in isolamento domiciliare, di cui 3 in altra Asl, 1 guarito e 2 deceduti). Lo rendono noto il direttore generale della Asl 1 Avezzano, Sulmona, L’Aquila, Roberto Testa, e il sindaco dell’Aquila e presidente del comitato ristretto dei sindaci della Asl, Pierluigi Biondi. I dati della protezione civile italiana fanno riferimento alla residenza dei pazienti.
In sorveglianza attiva ci sono complessivamente 275 persone, di cui 85 dell’Aquilano, 72 della Marsica e 118 dell’area Peligno-Sangrina. In sorveglianza passiva ci sono complessivamente 6 persone, di cui 0 dell’Aquilano, 6 della Marsica e 0 dell’area Peligno-Sangrina. La sorveglianza attiva in quarantena fiduciaria è disposta dalla Asl per chi ha avuto un contatto stretto con un caso confermato. Le autorità sanitarie controllano in modo periodico lo stato di salute dell’individuo con telefonate quotidiane. La sorveglianza passiva è una forma di quarantena decisa autonomamente da chi ritiene di aver avuto contatti a rischio.