Avezzano. Coppia marsicana adotta un bimbo ma non può andarlo a prendere a causa del Coronavirus. Gli effetti del virus che dalla Cina si è propagato in tutto il mondo iniziano a farsi sentire. Due professionisti marsicani, quattro anni fa, scelsero di adottare un bambino e dopo un lungo iter, proprio a un passo dall’affidamento definitivo, il Coronavirus ha bloccato tutto.
“Il nostro percorso è iniziato quattro anni fa con la domanda di adozione”, hanno raccontato i due professionisti marsicani, “abbiamo scelto dopo un anno l’ente internazionale a cui affidarci e come paese la Cina. Da quel mandato è iniziata l’attesa. Abbiamo avuto tanti contatti con il Tribunale, abbiamo incassato delle delusioni, delle illusioni e poi delle gioie. Ci avevano prospettato 24 mesi d’attesa e invece sono stati molti di più”.
“Abbiamo capito che le cose si stavano prolungando a causa non solo del dialogo tra Cina e Italia, ma anche della politica del figlio unico che è venuta meno, della forza degli Stati Uniti che hanno avuto sempre una corsia preferenziale per l’adozione e di altri fattori. Abbiamo vissuto con sentimenti altalenanti di gioia e di paura. Dopo l’abbinamento abbiamo avuto i dati del bambino, una sua foto ed eravamo pronti per avere la pergamena verde con la quale la Cina si impegnava a siglare l’adozione. Purtroppo non ci è ancora arrivata. Questo ultimo passaggio ci manca, nessun ente sa dirci quando la Cina rispedirà questa pergamena e quando ci permetterà di andarlo a prendere”.
“Certamente quello che faremo non sarà più un viaggio di piacere”, hanno continuato, “dovevamo stare 20 giorni in Cina e contavamo di partire per marzo, ma non sappiamo neanche se potremo andarci a stretto giro. Purtroppo non possiamo avere contatti con il bambino e non li avremo fino a quando sarà concluso l’iter. Per ora sappiamo che è in un istituto nella zona centrale della Cina, l’ente ci dice che stanno curando l’igiene e la sicurezza. Noi non vediamo l’ora di abbracciarlo”.