Celano. La casa di cura L’Immacolata diventa Covid Hospital. Dopo la richiesta dei sindaci marsicani di avvalersi dell’aiuto dell’Esercito italiano, anche L’Immacolata è in prima linea per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Per fronteggiare l’emergenza sanitaria più grave della storia repubblicana, la casa di cura L’Immacolata di Celano dell’associazione Opera Santa Maria della Pace si trasforma in Covid Hospital. Risponderà così alle immediate esigenze della regione Abruzzo e del territorio marsicano, che si trovano di fronte a un aumento esponenziale di contagi, di ricoveri, sia nei reparti di degenza che in
terapia intensiva e, purtroppo, di decessi da Covid-19. In un momento in cui anche la Marsica è duramente colpita dalla pandemia, la clinica L’Immacolata è stata scelta dalla Regione quale importante punto di riferimento in grado di garantire 76 posti letto per la degenza di pazienti Covid positivi non gravi (ovvero quei pazienti che presentano sintomi relativamente lievi e non necessitano di supporto respiratorio e di ricovero in terapia intensiva) al fine di decongestionare e supportare l’ospedale civile di Avezzano.
La casa di cura, che dal 1955 rappresenta un centro d’eccellenza ospedaliero per l’Abruzzo e non solo, conta sulla qualità assistenziale e l’esperienza del personale, pronto per far fronte alla nuova destinazione della casa di cura. Per tale finalità sono già disponibili tutti i dispositivi di protezione individuale volti a garantire le condizioni di massima sicurezza per gli operatori, che presteranno il
loro servizio secondo protocolli collaudati e saranno sottoposti a rigidi controlli per scongiurare il rischio di contagio. Il contributo dell’Associazione Santa Maria della Pace alla sanità regionale nella pandemia rappresenta un importante valore aggiunto per la tenuta del sistema sanitario abruzzese.
“La richiesta delle istituzioni regionali, accolta con senso di responsabilità e consapevolezza della gravità del momento, testimonia la qualità del nostro ospedale”, afferma il direttore generale, Paolo Favari, “che può contare su personale preparato e di una solida organizzazione in grado di fronteggiare l’emergenza sanitaria. Ringrazio altresì della stretta collaborazione il sindaco di Celano
Settimio Santilli che si era formalmente impegnato insieme a noi nella redazione e trasmissione del documento finale dell’assemblea dei sindaci marsicani, affinché L’Immacolata ricoverasse solo pazienti no-Covid in attuazione del rapporto di complementarietà e di integrazione pubblico-privato previsti dalla vigente normativa nazionale e dalle ordinanze 95 e 100 del presidente della regione
Abruzzo. In questa fase difficile della propria storia, la Marsica si sta dimostrando un territorio unito e forte nell’impegno collettivo e nella solidarietà. La casa di cura L’Immacolata ne è orgogliosamente al
servizio”, conclude Favari.
Il sindaco Santilli, successivamente, insieme a Favari e ai referenti della regione Abruzzo, preso atto della decisione di utilizzo della casa di cura L’immacolata quale Covid Hospital, al fine di sopperire e alleggerire il carico assistenziale del sistema sanitario territoriale nell’emergenza sanitaria, si è impegnato con costante attenzione e determinazione perché vengano garantiti i migliori servizi e le massime condizioni di sicurezza degli operatori e dei pazienti
Covid positivi non gravi.