Avezzano. Quando non si hanno le parole giuste, forse sarebbe meglio non dire nulla. La sanità marsicana sta rapidamente affondando, nonostante gli sforzi dei sindaci che quotidianamente predispongono presidi per effettuare tamponi e test rapidi e adottano misure più stringenti rispetto a quelle dettate dall’ultimo Dpcm. Il pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano è talmente congestionato che da ieri mattina, a causa del massiccio afflusso di pazienti covid positivi, non può più rispettare i percorsi dedicati.
Questo lo ha reso inaccessibile a pazienti non covid. La Marsica di fatto non ha più un pronto soccorso. I dirigenti medici sono in attesa di comunicazioni da parte dell’azienda sanitaria locale per capire come assistere o dove mandare i pazienti non covid. Gli ospedali di Pescina e Tagliacozzo aspettano risposte da tanto, troppo tempo, per attivarsi e dare il proprio contributo alla causa. Settimane, mesi, di discussione senza essere arrivati a capo di nulla. Nel mentre i contagi aumentano drasticamente e la corsa contro il tempo è sempre più dolorosa.
Il secondo, è notizia di poco fa, verrà utilizzato con dei posti letto. Questo dopo un focolaio di 15 persone scoppiato al suo interno. Come al solito, ci si muove sempre a cose fatte, con colpevole ritardo e incapacità di prevenire anziché curare. Sono settimane che le istituzioni del territorio lanciano un appello corale alla Regione Abruzzo e alla ASL1, entrambe ree di non aver predisposto una programmazione preventiva dell’emergenza che tutti sapevamo sarebbe arrivata, per avere aiuti concreti, per avere mezzi, strutture, infermieri, medici. Una situazione di emergenza che, ad ora, sembra ben lontana dal rientrare.
Poco fa, proprio la Asl1, mediante le parole del manager Roberto Testa, ha rilasciato il seguente comunicato.
“E’ sotto gli occhi di tutti l’impennata dei casi di positività al Covid-19 che, negli ultimi 30 giorni, ha visto a livello nazionale 461.825 nuovi casi (fonte Epicentro-Istituto Superiore di Sanità). Questo forte aumento si è verificato anche nell’ambito della ASL 01 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, che in data 05/10/2020 vedeva registrati nella nostra ASL 663 (dati complessivi dall’inizio della pandemia) con un trend di aumento costante dei casi, ad oggi, tra 70 e 100 al giorno”, recita il testo.
“In linea con il dato nazionale, si è verificato nella nostra provincia anche un incremento dei ricoveri nelle strutture sanitarie, richiedendo un aumento dei posti letto dedicati al trattamento dei pazienti Covid che, rispetto alla prima fase, presentano un quadro clinico in molti casi più impegnativo e una fascia di età più giovane, aumento al quale l’Azienda sta rispondendo prontamente, con l’impegno corale di tutti i suoi operatori e l’utilizzo delle proprie strutture sanitare, per accogliere l’aumento della richiesta di ospedalizzazione.
La situazione attuale vede:
– sull’Ospedale di L’aquila, centro Hub della rete Covid Aziendale, la presenza di 120 ricoveri (Pneumologia 29; Rianimazione 12; Medicina 45; Malattie Infettive 22; Area Grigia 12) con l’ulteriore disponibilità, a regime, di ulteriori 40 posti letto del Delta 7;
– sull’Ospedale di Avezzano, la presenza di 55 ricoveri (tra Malattie Infettive e Medicina);
– sull’Ospedale di Sulmona, la presenza di 1 ricovero nel posto letto dedicato di Rianimazione.
“La situazione ad oggi vede, inoltre, la presenza di 11 ricoveri di pazienti positivi presso il Presidio di Tagliacozzo, che saranno potenziati fino a 50 per accogliere ulteriori pazienti, anche in evoluzione clinica dagli altri presidi. Ora, come non mai, appare necessario ed indispensabile la collaborazione di tutti gli attori istituzionali impegnati in questa pandemia – che la storia ci insegna non sarà breve – dalla quale si può uscire solo, ed esclusivamente, con uno sforzo collettivo e l’impegno e la profusione delle energie verso tale obiettivo”.
Queste le parole di Testa.