L’Aquila. Convegno ‘Dal sogno dell’Imperatore Claudio alla realtà del Fucino’.
“Vogliamo accettare e continuare la sfida, in chiave moderna, delle grandi imprese del passato. Dedicheremo tutta la nostra attenzione affinché il Fucino possa rimanere una realtà florida. Per non vanificare gli sforzi intrapresi, dall’Imperatore Claudio prima e da Torlonia poi, riteniamo che il piacere e l’orgoglio che accompagnano un’eredità così preziosa, possano essere ambasciatori ideali di questa Terra e renderla modello ispiratore di crescita e sviluppo sostenibile anche per le generazioni future”. Sono le parole del vice presidente con delega all’agricoltura, Emanuele Imprudente intervenuto ieri, ad Avezzano, al convegno sul tema ‘Dal sogno dell’Imperatore Claudio alla realtà del Fucino’.
L’iniziativa è stata promossa dalla vice presidenza della regione Abruzzo con il patrocinio del ministero per le Politiche agricole e la partecipazione straordinaria di Osvaldo Bevilacqua, autore e conduttore televisivo Rai di ‘Sereno Variabile’ al quale la Regione ha assegnato un riconoscimento per avere, per oltre 40 anni, attraverso la sua trasmissione da Guinness, fatto apprezzare in tutto il mondo la storia e le bellezze dell’Abruzzo. “In sei mesi abbiamo dato un’ accelerazione”, ha aggiunto Imprudente, “In un anno abbiamo erogato 75 milioni di euro, quanto erogato in tre anni da chi ci ha preceduto. Abbiamo aperto una nuova e più seria fase di interlocuzione con Bruxelles. Vogliamo ridare centralità alle aree interne. Stiamo cercando di finanziare e semplificare le misure meglio performanti, decisi a portare avanti azioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure amministrative, spendendo nel modo più semplice ed utile i fondi del PSR e mantenendo un dialogo costante tra imprese e amministrazione. Le sfide del futuro sono legate alla valorizzazione commerciale dei prodotti abruzzesi. Siamo aperti all’accoglimento di indirizzi e suggerimenti per l’introduzione di nuovi servizi”.
Presenti tanti ragazzi delle scuole di Avezzano e dintorni tra cui l’Istituto agrario e il liceo classico ‘Alessandro Torlonia’ di Avezzano. Nel corso dell’evento è stato presentato il video della Collana ‘Perle d’Abruzzo’ realizzato dal Servizio Stampa della giunta regionale, in collaborazione con Segretariato regionale Mibact Abruzzo, con la voce narrante dell’attore e doppiatore Corrado Oddi, (montaggio e riprese video Roberto Chiarizia e Adelindo Paolucci, ricerche iconografiche Barbara Fabiani, consulenza scientifica e testo Emilia Ludovici, del segretariato regionale MIBACT Abruzzo. Coordinamento generale: Katia Scolta). Nella puntata si rievoca un sogno, un percorso storico ricco di suggestioni che si concretizzano con la realizzazione di una impresa epocale.
Dopo i saluti istituzionali del vice presidente Emanuele Imprudente, i relatori hanno illustrato l’impresa epocale e i suoi effetti prodotti nel tempo, destinata a cambiare il futuro del territorio marsicano e a caratterizzarlo per i secoli a seguire. In particolare, Ezio Burri, docente dell’università dell’Aquila e responsabile del progetto Fucino del CNR ha ripercorso un lungo e interessante viaggio nella storia della Marsica e della sua gente con le affascinanti vicende legate al prosciugamento del lago, terzo d’Italia per estensione, illustrando l’opera fino al totale prosciugamento avvenuto nella seconda metà dell’Ottocento ad opera di Alessandro Torlonia che ampliò e riutilizzò le preesistenti opere di ingegneria idraulica.
Dario Bonaldi, imprenditore agricolo e presidente del consorzio di bonifica ovest ha affrontato il tema dell’agricoltura del Fucino, quale motore economico della marsica mentre Flavia De Sanctis, responsabile Aia dei Musei ha sottolineato l’importanza della conoscenza oggi del territorio e della sua storia. In chiusura, progetti in corso e iniziative future del dipartimento regionale dell’Agricoltura illustrati dal direttore Elena Sico. E’ stata sottolineata l’apertura di Palazzo Torlonia come sede naturale deputata ad accogliere questo convegno con l’obiettivo di contribuire alla rivitalizzazione anche dell’area che lo circonda, in prospettiva di un aumento della sua fruibilità da parte del pubblico.