L’Aquila. Si intensificano i controlli della Polizia Stradale nel settore del trasporto di persone a garanzia della sicurezza dei viaggiatori e dei numerosi utenti che ogni giorno percorrono le strade italiane. La triste vicenda della strage del bus precipitato da un viadotto in Irpinia lo scorso 28 Luglio che ha fatto registrare ben 40 vittime, ha riproposto il tema della sicurezza stradale, con la necessità di maggiori controlli delle strade e dei veicoli. La task force della Polizia di Stato. Nelle giornate del 6,7 e 8 settembre è scesa in campo una vera e propria task force che, in quest’occasione, ha focalizzato ulteriormente l’attenzione sul rispetto delle regole in materia di trasporto di persone da parte di vettori italiani e stranieri. In tutta Italia 1500 pattuglie per 2700 veicoli controllati hanno consentito di rilevare circa 600 violazioni: in pratica 1 veicolo su ogni 4/5 risulta irregolare. Un servizio che ha portato – tra l’altro – al ritiro di 41 carte di circolazione e 17 patenti. Queste le violazioni maggiormente ricorrenti: mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo, elusione dei controlli annuali di revisione, negligenza nella manutenzione del veicolo ed in generale mancato rispetto delle norme di comportamento del Codice della Strada. Oggetto di accurati controlli sono stati anche i dispositivi e gli equipaggiamenti di sicurezza che devono essere presenti ed efficienti a tutela dell’incolumità dei passeggeri di fronte a situazioni di pericolo (estintori, martelli per infrangere i vetri, ecc.). In Abruzzo sono stati controllati 209 veicoli ed elevate 73 infrazioni al codice della strada la maggior parte delle quali hanno riguardato il rispetto dei tempi di guida e di riposo dei conducenti e le irregolarità od omissioni sui fogli di registrazione. Non di poco conto anche le violazioni sul rispetto dei limiti di velocità previsti per tali mezzi. Non solo contrasto all’abusivismo nel settore, ma anche a fenomeni che mettono in estremo pericolo la sicurezza di tutti, a partire dai conducenti professionali. Il servizio “alto impatto”, ordinario per gli obiettivi istituzionali, ma straordinario per l’impiego di unità e mezzi, risponde altresì alle istanze dei rappresentanti di categoria e dei diversi organi di settore cointeressati alle emersione delle irregolarità. L’attività in argomento garantisce inoltre la tutela sociale del lavoratore che potrebbe essere indotto a violare la normativa in argomento o gli stessi limiti di velocità proprio per effettuare un maggior numero di viaggi.