Luco dei Marsi. “Abbiamo proposto opposizione avverso il decreto del Tribunale di Avezzano del 9 settembre 2020 che ha definito antisindacale il comportamento dell’amministrazione luchese”. Lo annuncia la sindaca di Luco dei Marsi, Marivera De Rosa, in relazione alla vicenda che ha visto contrapposte, sul tema del salario accessorio dell’anno 2018 del personale dipendente, l’Amministrazione di Luco dei Marsi e la FP CGIL con UIL FPL della Provincia dell’Aquila, prima in sede di contrattazione decentrata e poi dinanzi al tribunale di Avezzano, su ricorso delle Organizzazioni sindacali.
“La nostra amministrazione ritiene di aver operato legittimamente, nella massima trasparenza ed in doveroso ossequio alle prerogative e libertà sindacali anche delle ricorrenti, CIGL e UIL. Soprattutto, ha operato rispondendo alla richiesta di una delle OOSS partecipanti che ha rilevato, come pure da noi evidenziato, l’omesso esame di alcune posizioni lavorative tali da richiedere una ulteriore trattativa. Anzi, la medesima CGIL aveva sostenuto una posizione di apertura all’estensione degli emolumenti da distribuirsi anche a funzioni differenti. L’azione amministrativa successiva è stata guidata soprattutto dal fine di garantire un’equa valutazione dell’impegno profuso dai dipendenti tutti e non solo di alcuni, oltre che dalle istanze sindacali, seppure ondivaghe, mai chiarite stante l’assenza delle OOSS. ricorrenti in tutte le riunioni cui erano state invitate. Tali elementi saranno se necessario evidenziati nel corso del procedimento, tanto più che la procedura seguita prevedeva, come tuttora prevede, una serie di passaggi doverosi e posti a tutela, altresì, dei vincoli imprescindibili di finanza e contabilità pubblica. Se è difficile per noi, per la nostra storia politica, accettare l’accusa di condotta antisindacale, risulta intollerabile l’idea che a noi possa riferirsi, in modo più o meno palese, una condotta contro i lavoratori. Questa Amministrazione si è spesa per reperire risorse in più, nello specifico ben diecimila euro, rivalutando il fondo della produttività fermo da oltre dieci anni, a testimonianza dell’attenzione che riserva alla valorizzazione di tutti i lavoratori”.