Avezzano. Il concorso per gli agenti della Polizia locale è regolare. A chiarirlo è Luca Montanari, comandante della Polizia locale di Avezzano e responsabile del concorso che ha visto la partecipazione esclusiva dei residenti nella Marsica. La graduatoria, a disposizione di tutti i Comuni marsicani, non può per questo essere impugnata. “La sentenza citata per l’appunto dal solito soggetto – Tar Toscana 27 giugno 2017, n. 891 – deve essere letta non solo semplicisticamente nella “massima”, ma anche e soprattutto nel contenuto”, ha commentato sui social il comandante Montanari, “pertanto, se il solito soggetto si fosse spinto a leggere, anche se solo sommariamente, il testo integrale della sentenza e non solo il suo scarno titoletto, avrebbe potuto rilevare che i giudici amministrativi hanno affermato una norma di diritto esattamente contraria a quanto da lui sostenuto. Citando ben più importanti pronunce della Corte di giustizia europea, della Corte costituzionale, della Corte di cassazione e del Consiglio di Stato, i giudici del Tar Toscana hanno pienamente legittimato i concorsi riservati a soggetti residenti in limitate aree geografiche”.
“Per la precisione i giudici toscani sostengono (e con essi tutte le sentenze da loro riportate), che sono illegittimi solo i concorsi limitati a residenti in circoscritte aree geografiche, che afferiscano i “ruoli impiegatizi” (come quello specifico di cui alla sentenza), per i quali occorre valutare solo le capacità professionali (materie tecniche), senza che assuma alcuna importanza la effettiva e immediata conoscenza del territorio in cui si andrà a lavorare, come invece è per gli agenti della polizia locale”, ha continuato Montanari, “e, in più, sempre quei giudici amministrativi della Toscana affermano che sono comunque illegittimi i bandi che non motivano adeguatamente il perché della limitazione geografica (fornendo, quindi, l’assunto che se adeguatamente motivati sono legittimi e possono essere espletati). In conclusione il concorso di Avezzano è stato realizzato nel pieno rispetto della legge, nonché delle pronunce della Corte di giustizia europea, della Corte costituzionale, della Corte di cassazione e del Consiglio di Stato (e oggi anche del Tar Toscana). Motivo per cui tutti gli avvocati che hanno tentato di farlo annullare si sono dovuti arrendere di fronte all’evidenza giuridica e all’impeccabile lavoro svolto dall’ufficio. E oggi la graduatoria che ne è scaturita è pienamente valida ed efficace”.