L’Aquila. La Santa Croce presenterà ricorso al Consiglio di Stato contro la ordinanza del Tar dell’Aquila che aveva annullato il verbale di gara con cui la commissione esaminatrice della Regione Abruzzo, in base al nuovo bando regionale, aveva assegnato alla società di imbottigliamento di acqua la concessione provvisoria delle sorgenti Sant’Antonio Sponga di Canistro.
Questo rende noto il patron del sodalizio molisano, Camillo Colella. Il Tar si è pronunciato in seguito al ricorso del gruppo San Benedetto che ha concessioni abruzzesi a Popoli, altra ed unica concorrente nel nuovo bando di gara lanciato dalla Regione nel febbraio del 2019, che aveva contestato il punteggio attribuito dalla commissione regionale, al di sotto della quota minima per essere classificata in graduatoria.
L’ordinanza dei giudici amministrativi di primo grado è intervenuta lo scorso venerdì, proprio nel giorno stesso in cui si è svolta la conferenza di servizi della Regione che, dopo il parere favorevole sulla valutazione di impatto ambientale da parte dell’Ufficio preposto, stava per assegnare definitivamente la concessione trentennale.
“Crediamo fermamente”, dichiara l’ingegnere Colella, “nella bontà delle nostre ragioni e nella regolarità della nostra documentazione quindi insieme ai legali abbiamo deciso di rivolgerci al Consiglio di Stato per ribaltare il verdetto del Tribunale amministrativo dell’Aquila. In tal senso siamo fiduciosi e speranzosi di vedere riconosciuti i diritti per i quali ci battiamo da anni. Non vogliamo rinunciare, assolutamente, a lavorare ed investire a Canistro, sia per la economia del territorio sia per il futuro della collettività, a cui siamo molto legati. Naturalmente, miriamo anche al bene dell’azienda che ha uno stabilimento di proprietà dove si produce con la sorgente Fiuggino, ma che vogliamo valorizzare e rilanciare: questa nostra volontà è stata dimostrata con chiarezza nell’ambizioso progetto presentato nell’ambito del nuovo bando regionale”.
Colella sottolinea inoltre un dato: “La mia azienda è sana ed in salute, oltre che in Abruzzo produce in Molise, distribuendo la preziosa acqua minerale in tutta Italia con richieste sempre maggiori, chiaro sintomo della bontà dell’acqua. Ma non vogliamo rinunciare alla concessione delle sorgenti Sponga a Canistro dove abbiamo lavorato fino a circa 5 anni fa; da allora, l’acqua, purtroppo, finisce nel fiume Liri con ripercussioni negative per tutti, a partire dal Comune marsicano”.
Entrando, sia pure brevemente, nel merito della questione, l’ingegnere molisano si dichiara dispiaciuto del pronunciamento del Tar “proprio quando si stava concludendo il regolare e trasparente percorso di esame da parte della Regione. Visto che il Tar ha contestato il trasparente, attento e proficuo lavoro dei commissari, attendiamo con serenità di sapere se i vertici regionali proporranno appello in Consiglio di Stato”.
“Voglio precisare”, dichiara in conclusione, “che il motivo del rigetto non è nella problematica fiscale:
la mia società è in regola fiscalmente sia sui tributi locali sia nazionali, come testimoniato dalle
istituzioni preposte, le uniche deputate a dare ufficialmente la posizione di imprese e cittadini. Il
Tar ha contestato i criteri di assegnazione dei punteggi, sottolineando però che bisogna
approfondire la regolarità di documentazione e progetti dei nostri concorrenti, il gruppo San
Benedetto”.