Tagliacozzo. Tagliacozzo lotta per il suo ospedale, e lo fa anche con il sorriso e il gioco. Sindaco e giovani uniti in una caccia al tesoro. Oltre duecento ragazzi partecipanti: l’hashtag “io sto con l’Umberto I”.
La caccia al tesoro è stata organizzata dopo 11 anni da un gruppo di giovani del posto coordinati da Rachele Casale e Raffaele Castiglione Morelli.
Venticinque le squadre iscritte, oltre duecento tra ragazze e ragazzi partecipanti, tra i 14 e i 49 anni. Decano della compagine il sindaco Vincenzo Giovagnorio che insieme alla presidente del Consiglio Alessia Rubeo, all’assessore Chiara Nanni e alla Consigliera Alessandra Ricci ha concorso con la squadra de “L’Amministrazione”, correndo in lungo e in largo per la Città e non sottraendosi allo sforzo fisico, con inaspettata competitività rispetto ai ben più giovani e allenati avversari.
Il solerte gruppo degli organizzatori ha elaborato sette complesse schede, ricche di riferimenti storici, tradizionali, geografici e di attualità su Tagliacozzo e le Frazioni.
Grande momento di socialità e afflato aggregativo tra giovani albanesi, italiani, inglesi, spagnoli e rumeni, presenti nella Città, i quali hanno interpellato persone più mature per chiedere il significato di parole dialettali e per la ricerca di luoghi particolari e ameni. Dal quartiere di Alto la Terra a Colle Maggio, da via Cappadocia al Teatro Talìa, dalla Valle dei Molini al Cimitero e poi la tappa omaggio alle eroiche figure dei Giudici Falcone e Borsellino e la tappa all’ospedale Umberto I.
In gergo dialettale l’indizio recitava: “Comme cennere me ònno fà fenì… Partecipéte a na’ bòna causa… Pubblichéte l’hashtag e tagghete jo profilo élla caccia”! E quindi tutti a risolvere ul cruciverba tagliacozzano dal quale scaturiva la frase: “Io sto con l’Umberto I” e via di corsa fino all’ospedale a scattare il selfie e a pubblicarlo sui social e poi passare alla successiva tappa.
I conteggi dei punti sono ancora in corso da parte degli organizzatori e dunque non è ancora dato sapere la squadra vincitrice, ma stavolta hanno vinto tutti i ragazzi, in una sana ed entusiasmante competizione arricchita da arguzia, cultura, amore e sensibilità per la propria città.