Il Governatore dell’Abruzzo ha ordinato che si facesse un censimento.
Questo primo censimento fu fatto quando era sindaco di Pescina Antonio Iulianella.
Tutti gli abitanti andavano a farsi registrare. Anche Giuseppe, dalla città di Collarmele scese nella città abruzzese di Pescina per farsi registrare con Maria sua moglie che aspettava un bambino.
Mentre si trovavano nei pressi del Castello Piccolomini, dopo aver chiesto ospitalità all’albergo “Valle del Giovenco”, poi alla locanda “Vecchio Mulino” e al ristorante “Conca d’oro” , rifiutati furono costretti a chiedere ospitalità ad alcuni contadini della contrada “Fontamara”.
Un certo Mario detto “Petone o Bross” ha riconosciuto i giovani di Collarmele e li ha accompagnati in una casa abbandonata, in via Villaggio di San Berardo, vicino al fiume Giovenco. Qui in una zona dove la terra non è molto fertile, inquinata da rifiuti come: lavatrici, materassi, plastica, bottiglie gettate da persone incoscienti e colpevoli di questo inquinamento, a mezzanotte del 25 dicembre è nato Gesù.
Purtroppo la città di Pescina è povera, non c’è lavoro per i giovani che emigrano in Canada o negli Stati Uniti. I problemi non mancano neppure per le famiglie che non hanno tanti soldi però sono generosi, infatti donano alle famiglie più povere patate, mele, uova, ceci, fagioli, carote, finocchi, radicchi, cavolfiori …
Comunque nonostante i tanti problemi sociali, tante sono state le persone che sono andate a trovare Gesù Bambino. Tra i rappresentanti della cultura del nostro paese c’è stato Secondino Tranquilli, cioè Ignazio Silone che ha preso il nome a Quinto Poppedio Silone (che ha combattuto contro i Romani) e il Cardinale Giulio Mazzarino. Tra i marsicani i contadini hanno donato: agnello, capretti, maialini; i panettieri pane e amaretti, poi muratori ed allevatori commercianti ed artigiani son giunti con vari doni. A Pescina persino i Re Magi da Avezzano, Celano e Magliano sono arrivati e hanno portato lavoro, gioia e cultura. Hanno lasciato tra la nostra gente la gentile Santina Campana che ci ha detto: “Coraggio il soffrire passa … amatevi! L’amore ci riunirà in Dio”.
Classe IV B, scuola Valente di Pescina