Avezzano. Una mattinata ricca di significato e cultura quella che ieri ha visto il Liceo Classico “A. Torlonia” e il Liceo Scientifico “M.V. Pollione” condividere il palcoscenico della sala Irti, il salotto della città, in occasione di “Uscire dal labirinto”, progetto inserito all’interno dell’iniziativa “Avezzano città che legge”. L’evento, presentato da Carmen Limatola dell’associazione culturale Jazz Music in collaborazione con Alessandra Mancinelli e Maria Rita Rantucci della cooperativa Cultura Mirabilis, ha avuto luogo grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale e ben ventidue partner, tra enti pubblici e privati.
Protagonisti indiscussi sono stati gli studenti della classe 4^D del “Torlonia”, guidati dalla professoressa Emanuela Mastroddi, e della classe 4^H del “Pollione”, coordinati dalle professoresse Raffaella D’Innocenzo e Valeria Fusco. A portare il saluto istituzionale, invece, è stata la dottoressa Marika Di Pangrazio, responsabile delle politiche scolastiche del Comune.
I ragazzi del Liceo Classico, emozionati davanti ad un pubblico di coetanei, hanno interpretato un testo originale, scritto dalla loro docente, interamente dedicato al mito di Teseo e Arianna. “Di solito questo mito”, ha dichiarato la professoressa Mastroddi, “viene interpretato in maniera negativa; noi, invece, ne abbiamo dato una lettura più filologica: osare, lasciare il segno, come, del resto, vuole l’etica eroica. È stato un esperimento metateatrale, che ha risemantizzato il mito e gli oggetti di scena, ai fini di una riflessione sulla scuola, sul processo di crescita e sul passaggio all’età adulta, che”, ha aggiunto, “comporta necessariamente disobbedienze, errori, morte di quello che si era, per costruire una nuova identità”.
Gli studenti del Liceo Scientifico avezzanese, invece, hanno svolto un lavoro di riscrittura che pone l’accento sulle metamorfosi, in particolare su quanto accade ad Arianna, che arriva a diventare aurora boreale, svolgendo un ruolo più attivo rispetto al mito tradizionale. Scopo della 4^H è stato quello di realizzare uno spettacolo volto a far conoscere le classiche icone del mito, ma con una rivisitazione in chiave moderna, mescolando varie arti, tra cui la scrittura, l’interpretazione e il canto.








