Avezzano. “Se non ci fosse stato il presidio di Pescina con il suo pronto intervento, io sarei morto. Perché quando si arriva al pronto soccorso di Avezzano, c’è talmente tanta gente in attesa che è difficile immaginare di essere curati subito. Questo dovrebbe capire il primario del pronto soccorso di Avezzano, Carlo Rodorigo”.
È arrabbiatissimo Tiziano Iulianella, imprenditore di Pescina, oggi consigliere comunale di minoranza, in passato vicesindaco. Ma questa volta davvero poco contano i colori delle bandiere politiche, perché, dopo poche ore dall’intervento sulla stampa del professore Rodorigo che ha dichiarato che più volte ha sollecitato i vertici della Asl per chiudere almeno nelle ore notturne i pronto soccorso di Pescina e Tagliacozzo, senza essere accontentato, lo sdegno è arrivato da ogni “fazione” politica.
A tal proposito, è intervenuto con un’analisi lucida e concreta anche l’attuale vicesindaco di Pescina, Luigi Soricone, con delega alla Sanità ma soprattutto operatore sanitario.
“Lo scorso 3 dicembre ho capito di avere un infarto in corso e mi hanno accompagnato alla nostra struttura di Pescina, dove sono stato accolto e gestito prontamente”, ha continuato Iualianella, “poi ho subito un’operazione e se oggi posso raccontarlo è grazie al pronto soccorso di Pescina e ai suoi professionisti. Cosa sarebbe accaduto se quella notte fossi stato costretto ad arrivare ad Avezzano? Ma davvero non si vuol vedere cosa accade ad Avezzano in pronto soccorso? Avrei trovato una bolgia e non avrei avuto sicuramente la stessa prontezza di intervento che ho trovato a Pescina”.
Insomma, il primario Rodorigo ha parlato di numeri e della necessità di far arrivare i pazienti direttamente ad Avezzano, per evitare due viaggi, in quanto spesso dopo un primo intervento per gli esami specifici, bisogna poi comunque andare ad Avezzano. Rodorigo ha spiegato che con due passaggi poi la gestione del paziente diventa complicata.
Ma chi abita nelle zone più interne e decentrate della Marsica è chiaro che discorsi di questo tipo non li vuole sentire, perché poi, quando è la vita delle persone che è protagonista, dei numeri ben poco ci si fa.
Il vicesindaco e assessore alla Sanità del Comune di Pescina, Luigi Soricone
«Capisco il grido di allarme del Direttore dell’Unità operativa, sono diversi anni che chiede la chiusura! Mi sarei aspettato da lui un incontro con il territorio per parlare di varie esigenze.
Gli ospedali della Marsica, e quindi Avezzano, Pescina e Tagliacozzo, debbono avere più risorse, sia di mezzi che di personale medico, infermieristico e di assistenza, per funzionare meglio e offrire un servizio di qualità ai cittadini».
È molto chiaro il pensiero del Vicesindaco e assessore alla sanità del Comune di Pescina, Luigi Soricone, in merito alla querelle apertasi dopo le affermazioni del Dirigente del Pronto Soccorso di Avezzano, Carlo Rodorigo, che ipotizza la chiusura dei Pronto Soccorso di Tagliacozzo e Pescina per far funzionare al meglio quello di Avezzano, soprattutto nelle ore notturne.
«Riteniamo che la questione debba essere affrontata in tutt’altra ottica e, soprattutto, tenendo conto della realtà – afferma il Vicesindaco di Pescina Soricone -. Sicuramente dovremmo parlare di potenziamento e non di ridimensionamento.
Il Dirigente di Avezzano, infatti, dimentica che, attualmente, per coprire i turni nei due Pronto Soccorso di Pescina e Tagliacozzo vengono utilizzati i famosi CO.CO.CO. Ovvero i medici in pensione che, come è facilmente intuibile, mai andrebbero ad operare nei turni notturni in quello di Avezzano.
Nonostante tutto, i numeri delle 2 strutture sono chiari: si parla di 18mila accessi annui ripartiti, nel 2024, in 9510 accessi per Pescina, e 8300 per Tagliacozzo. Se questi sono i numeri, e son dati ufficiali, valuterei bene, fossi del Direttore dell’unità operativa prima di parlare di chiusura notturna.
Senza dimenticare, poi, che le 2 strutture fanno un lavoro veloce sulla traumatologia senza passare al PS di Avezzano, funzionando indipendentemente.
Ma ci sono ancora due considerazioni ugualmente importanti da fare – prosegue -. I pronto Soccorso di Pescina e Tagliacozzo, funzionano anche da filtro e sostegno a quello di Avezzano che, altrimenti, si troverebbe ancor più in difficoltà di quanto non lo sia già adesso con le attuali condizioni.
Collegata a questa osservazione c’è la terza che riguarda il servizio ai cittadini. La Marsica, come il Dirigente Rodorigo ben sa, è un territorio vasto, prevalentemente montano e con tantissimi centri che hanno delle oggettive difficoltà di collegamento.
Pescina e Tagliacozzo – sottolinea il Vicesindaco di Pescina – offrono delle valide alternative ad Avezzano a distanze intermedie che riescono a fare in modo che i cittadini, soprattutto con patologie gravi e di grande emergenza, possano avere un intervento rapido che stabilizzi le condizioni per poi procedere con la successiva necessaria eventuale terapia.
Voglio ricordare al direttore che il Ppi di Pescina copre un territorio di 40mila abitanti, praticamente una goccia nell’oceano e che, comunque, la priorità deve restare la salute della persona, non il budget.
Inoltre, questa non è una sua competenza e mi auguro che sia la Regione, sia l’Azienda sanitaria potenzino queste due importanti strutture.
Detto questo, quindi – conclude Soricone, che è anche membro del Comitato Ristretto dei Sindaci della Asl1 -, dobbiamo tutti insieme operare per fare in modo che tutte le strutture ospedaliere della Marsica vengano potenziate sia a livello di personale che a livello di strumentazioni.
Solo così, e non distribuendo il poco a disposizione, potremo ottenere una assistenza sanitaria pubblica degna di questo nome e all’altezza della popolazione della Marsica».
Partito democratico di Sante Marie
Sanità Marsicana, Pd Sante Marie: “follia ridimensionare i PPI di Tagliacozzo e Pescina a 12 ore”
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