Celano. Infiltrazioni, muffa, umidità, pareti ricoperte da teli per nascondere l’intonaco scrostato: questo è lo sconcertante scenario che i fedeli che frequentano la chiesa Cuore Immacolato di Maria di Borgo Ottomila, frazione di Celano, sono costretti a vedere ormai da anni, senza che chi di dovere si impegni per restaurare il luogo di culto, o quantomeno a ripristinare un ambiente di salubrità per le persone che vi entrano.
“Ho vissuto parte della mia vita a Borgo Ottomila e i miei ricordi sono incentrati su quella chiesetta piccola, carina, dignitosa, che accoglieva tutti i ragazzi miei coetanei. Sono tornata al Borgo per una cerimonia funebre e, quando sono entrata in chiesa, ho avuto un sussulto al cuore”, racconta una donna originaria di Borgo Ottomila.
“La pavimentazione si è abbassata di molto, le pareti scrostate sono tappezzate da teli. Gli abitanti del luogo hanno cercato un aiuto per risolvere il problema, ma purtroppo il tempo passa e la situazione non cambia. Ovviamente, per fare i lavori di ristrutturazione è necessaria una spesa non certo minima. E allora”, si domanda la donna, “cosa bisogna fare?”.
“Da premettere che la chiesetta ha all’incirca 70 anni ed è sorta con la nascita di Borgo Ottomila, frazione sita al centro di quello che era il Lago del Fucino, secondo lago più grande d’Italia prosciugato da Alessandro Torlonia. Perciò la chiesa Cuore Immacolato di Maria si trova immersa nel vivo della storia locale. Quindi, anche per questa ragione, sarebbe un peccato che una struttura del genere venisse lasciata morire”, conclude la donna.