Celano. I rappresentanti del Partito democratico di Celano intervengono in merito alle dimissioni dell’assessore della giunta Piccone Del Corvo. “Le dimissioni dell’assessore Del Corvo sono l’ennesima dimostrazione del caos e degli enormi problemi che attraversano la giunta Piccone.” Queste le dichiarazioni dei Consiglieri del PD di Celano Carlo Cantelmi, Antonello Di Stefano, Aniceto Ciaccia, Calvino Cotturone, Nazareno Tiberi e Daniele Bombacino. “Lo spettacolo a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi è indecente, con un via vai di poltrone per sistemare consiglieri ribelli mentre altri rivendicano maggiore collegialità. Non si può dimenticare infatti che, sino ad oggi, questo sindaco ha dimostrato la sua debolezza politica cedendo sempre ai ricatti, accontentando prima Ciciotti con un assessorato, senza deleghe, e poi Di Loreto con la vice-presidenza del G.A.L. Marsica. È evidente che questo sindaco è disposto a tutto pur di portare a compimento l’unico vero obiettivo del suo programma: l’affare fotovoltaico.” “Del Corvo, con il suo comprensibile gesto, denuncia pubblicamente la mancanza di condivisione nella gestione del Comune e sancisce l’inutilità del ruolo degli assessori in questa amministrazione. Questo soprattutto per quanto riguarda la sua delega, quella all’energia: uno scatto di dignità che getta però un’ombra oscura sulla vicenda del parco fotovoltaico da sempre esclusiva del sindaco Piccone. L’ex assessore Del Corvo, nipote del Presidente della Provincia e volutamente ignorato nelle scelte dal sindaco, in una vicenda così poco trasparente è stato di fatto costretto alle dimissioni.” Continuano nella nota i Consiglieri: “Noi ci chiediamo: ma perché questo sindaco ha voluto così testardamente gestire l’affare fotovoltaico con procedure fortemente a rischio per il comune coinvolgendo solo pochi intimi?”. “Probabilmente buona parte del futuro politico di Piccone è riposto in questo affare dell’energia che, senza condivisione e controlli, rischia di mettere in crisi un intero sistema territoriale a discapito di tutta la collettività.” “La realtà è che il Comune di Celano è gestito da questo sindaco come se fosse un affare di famiglia, attraverso qualche dirigente e qualche persona compiacente, mentre sempre marginale è stato il ruolo di assessori e consiglieri, spesso ridotto a quello di mera rappresentanza, soprattutto in quelle scelte ritenute determinati dal sindaco.” Concludono i Consiglieri: “Non era e non è necessario realizzare uno dei più grandi parchi fotovoltaici d’Europa, in un’area a forte rilevanza archeologica e paesaggistica, per garantire al Comune una rendita. La stessa rendita si poteva e si può ottenere con un impianto più piccolo ma direttamente gestito dal Comune, occupando terreni di minor pregio, vedi discarica di San Marcello, con procedure più semplici, a minor costo e a minor rischio per la collettività. E allora perché coinvolgere a tutti i costi un soggetto privato?”