Celano. Arriva al Comune di Celano Sylvia Kranz, la temutissima dirigente passata alle cronache come “la cacciatrice di fannulloni”, un eloquente titolo che da solo spiega la natura del suo lavoro e la dedizione con cui ci si dedica. L’amministrazione comunale le ha conferito, infatti, un incarico per l’Ufficio procedimenti disciplinari affidandole quindi da membro esterno un posto nella commissione che si occupa di questi procedimenti.
Una situazione resa possibile grazie alla modifica del regolamento per l’organizzazione degli uffici, avvenuta il 16 settembre scorso: il segretario comunale può avvalersi, in ragione della complessità, della natura e della rilevanza di questioni riguardanti procedimenti disciplinari, di consulenti tecnici esterni appositamente nominati. La delibera del 16 settembre stabilisce inoltre che la possibilità di avvalersi di personale esterno è applicabile anche ai procedimenti disciplinari in corso, rendendola quindi retroattiva.
La decisione è stata presa, come riporta la determina firmata dal responsabile del servizio, Raffaella Pasqualoni, e dal dirigente dell’area, Daniela Di Censo, alla luce del valido curriculum di Sylvia Kranz, dipendente dell’Unione Comuni Bassa Romagna. Dal curriculum, come evidenziato nella determina, “si evince l’elevata professionalità in materia di contenzioso del lavoro e nei rapporti di lavoro nel pubblico impiego”, requisiti “richiesti in ordine alla complessa vicenda da affrontare”. La Kranz è inoltre anche dirigente, assunta a tempo indeterminato, dell’ufficio associato interprovinciale per la prevenzione e la risoluzione patologie del rapporto di lavoro. L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha già dato l’ok all’incarico nel comune marsicano autorizzando lo svolgimento di tale mansione non compresa nei compiti e nei doveri d’ufficio dove attualmente lavora.
L’incarico professionale a Celano, che a quanto pare prevede un compenso di 1.600 euro netti, non è chiaramente spiegato nella determina. Certo è che a Celano è in corso ormai da tempo un procedimento disciplinare nei confronti dell’ex comandante dei vigili Giuseppe Fegatilli, pratica finora al vaglio degli uffici preposti e che ora dovrebbe passare nelle mani della Kranz. La vicenda, sulla quale c’è un alone di mistero, potrebbe riguardare un episodio avvenuto durante la fase commissariale e che sarebbe stato riferito anche al sindaco proprio dal commissario Giuseppe Canale. Un fatto che avrebbe a quanto pare compromesso irrimediabilmente il rapporto fiduciario con l’amministrazione, presupposto fondamentale per ricoprire un incarico di comandante della polizia comunale.
Kranz Sylvia, classe 1959, romagnola di nascita ma con padre tedesco, laureata in Giurisprudenza a Bologna, da diversi anni guida l’ufficio denominato “Servizio associato interprovinciale per la prevenzione e la risoluzione delle patologie del rapporto di lavoro”. Da anni ormai è diventata un volto noto in tv e ha collaborato con circa duecento Comuni in 12 regioni guadagnandosi il temuto appellativo di “cacciatrice di fannulloni”. Tra i suoi celebri impieghi anche ad esempio il caso di Bibbiano, oltre la caccia dei cosiddetti “furbetti del cartellino”. Ha dovuto sbrigarsela sia con chi marcava il cartellino per poi uscire a fare la spesa, sia con quelli che fanno timbrare addirittura ai bambini, come è successo all’ospedale Cardarelli di Napoli, da chi si fa corrompere e produce certificati falsi al classico secondo lavoro mascherato. Una caccia continua di scansafatiche che dalla Calabria al Piemonte ha attraversato tutta la Penisola e che ora fa tappa a Celano.
Si definisce imparziale e del tutto impermeabile alle pressioni politiche, da qualunque parte arrivino e ora nel suo mirino c’è Celano.