Avezzano. Sul caso Gielle il partito democratico incalza e chiede al comune chiarimenti sulle azioni messe in atto e su quelle previste per il recupero delle somme. Una interrogazione in vista della prossima seduta del 24 aprile è stata presentata dai consiglieri di opposizione del Partito Democratico Roberto Verdecchia e Domenico Di Berardino. I consiglieri Pd chiedono al sindaco Gabriele De Angelis se l’intenzione è quella di recuperare l’intera somma oppure solo una quota, distinguendo quella relativa alla Giesse di 950mila euro, o quelle legali di 65mila euro.
La vicenda è quella legata a una controversia contro Gielle durata più di 30 anni. La Corte Suprema di Cassazione ha messo la parola fine alla lunga vicenda giudiziaria. I fatti risalgono al 1985, quando l’Ente Fucino aveva ceduto al Comune di Avezzano alcuni beni in uso alla società Gielle, con l’impegno di riconoscere alla stessa migliorie per 950 milioni. Dopo la sentenza shock che condannava il Comune a pagare 806 milioni di euro di danni, l’Amministrazione impugnando gli atti dell’allora Carispaq, ha ottenuto la piena accoglienza della tesi difensiva.
“In caso di risposta negativa da parte dei debitori”, spiegano, “oltre alla formale messa in mora, l’amministrazione sta valutando di porre in essere ulteriori accorgimenti a tutela dell’interesse pubblico?”. Il riferimento è a eventuali azioni di richieste di sequestro”. I consiglieri si chiedono infine come mai, oltre all’azione a avviata dalla precedente amministrazione, per sette mesi sulla vicenda c’è stata una fase di silenzio.