San Benedetto dei Marsi. Sul caso dei rifiuti abbandonati abusivamente nella rimessa comunale, che ha portato a un procedimento contro l’ex sindaco della cittadina marruviana, Paolo Di Cesare, è intervenuto l’ex consigliere di minoranza Marco Passante, testimone e denunciante nel summenzionato processo penale. Con un comunicato pubblicato su Facebook, Passante si è rivolto all’attuale amministrazione comunale accusandola di non essersi costituita parte civile per un caso così importante. L’operazione, condotta dagli uomini della polizia provinciale, coordinati dal comandante Antonio Del Boccio, aveva accertato delle irregolarità in materia dei rifiuti ed era stato individuato materiale di ogni genere accumulato in modo abusivo. Ora la vicenda è finita davanti al giudice ma Passante attacca il Comune. “Grave il comportamento assunto dal sindaco Quirino D’Orazio, che non ha difeso e tutelato i cittadini di San Benedetto nel procedimento penale numero 12 del 2005 contro l’ex sindaco Di Cesare, imputato di reato ambientale. Il sindaco D’Orazio non ha provveduto a costituirsi parte civile nell’udienza del 9 febbraio 2016, considerato che il Comune di San Benedetto risultava parte offesa, nonostante il tribunale di Avezzano avesse notificato, già nell’agosto 2015, la data dell’udienza preliminare per esercitare il diritto-dovere. Nemmeno ha tentato di far riaprire i termini, presentando un’istanza al giudice nell’udienza del 19 aprile, ove il sottoscritto era presente quale testimone e denunciante. Lo stesso giudice (con l’imputato consenziente) ha respinto la mia richiesta in extremis di costituzione di parte civile, in qualità di consigliere comunale pro tempore, avanzata a difesa del nostro Comune. Credo che a questo punto il sindaco debba una giustificazione in merito, non tanto al sottoscritto quanto alla cittadinanza”, ha concluso il dottor Passante.