Capistrello. Torna a far parlare di sé l’amministrazione Ciciotti, già al centro della cronaca giudiziaria nelle scorse settimane, a causa dell’inchiesta sugli appalti in corso avviata dalla Procura della Repubblica di Avezzano coordinata dal dottor Roberto Savelli e condotta dall’arma dei carabinieri agli ordini del Capitano Edoardo Commandè. Anche a seguito di tali vicende, ma non solo, il consigliere Alessia Fantozzi ha assunto una rilevante decisione. “Da mesi siamo alle prese con un’assurda vicenda che riguarda le scuole comunali”, ha spiegato il consigliere Fantozzi, “l’amministrazione ha pianificato una serie di interventi per la messa in sicurezza sismica ma non è stata affatto in grado di organizzare tempi e modi di intervento. Basti pensare che dopo settimane di incontri, di contestazioni e polemiche ci ritroviamo con l’edificio scolastico più sicuro, quello che ospita la scuola media Sabin, chiuso e trasferito ad Avezzano mentre l’elementare e materna di S. Barbara, meno sicura secondo le verifiche sismiche fornite dagli uffici, aperta e senza interventi di adeguamento. Una contraddizione assurda che lascia i genitori atterriti e le casse comunali svuotate: per il trasferimento ad Avezzano spenderemo almeno 100mila euro per affitti e trasporti e sarebbe bastato fare i lavori in estate per risparmiare tanti soldi. Parlo anzitutto da mamma e poi da consigliere comunale: sulle scuole questa Amministrazione voleva fare un grande successo e invece siamo davanti a un fallimento incredibile”.
“A questo si aggiunga che le notizie di stampa sui vari blitz dei Carabinieri e sull’inchiesta giudiziaria hanno ulteriormente aumentato lo sconcerto e la delusione della gente. Siamo ormai in un clima da basso impero” ha continuato il consigliere Alessia Fantozzi, “ma non è un caso se siamo arrivati a questo punto: troppa arroganza e troppe forzature. Io ne sono stata la prima testimone quando, all’avvio della nuova Amministrazione, nei giorni della formazione della Giunta comunale, si è cercato di ottenere la firma per la rinuncia all’assessorato per le quota rosa, in modo da fare posto ad altri. Da subito ho capito e ho preso le distanze votando contro al primo bilancio, ma per due anni sono rimasta al mio posto in attesa che qualcosa cambiasse. Ora il paese è definitivamente cosciente di molte cose, la situazione è chiara a tutti e io non posso che abbandonare definitivamente questa maggioranza che non ha più motivo di andare avanti in queste condizioni. Basti pensare che abbiamo assistito alle gravi e spiacevoli dimissioni del presidente del consiglio comunale Francesco Bisegna come se nulla fosse e ora, da mesi, non si è in grado di rieleggere il successore. Ci eravamo presentati con buoni propositi e per fare un’esperienza positiva ma tutto si è perso lungo la strada e il paese è più diviso e meno proiettato al futuro. Assicuro comunque che continuerò a lottare in consiglio comunale per onorare e rappresentare i tanti voti ricevuti”.