Avezzano. E’ stata una decisione storica quella presa dal consiglio comunale di Avezzano ieri pomeriggio nel corso della seduta. E’ stato infatti approvato il progetto per la realizzazione dei tre campus scolastici da realizzare in città e che manderanno in pensione i vecchi edifici scolastici disseminati su tutto il territorio. Si tratta di un progetto da quasi 40 milioni di euro che ha visto la dura opposizione di dieci consiglieri che hanno detto no al nuovo assetto scolastico cittadino previsto dall’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Floris. Si è trattato di un consiglio dai toni alti che sente il peso di cinque anni di amministrazione che arrivano al capolinea. Il provvedimento sulle scuole è uno degli ultimi atti portati a termine da questa realtà amministrativa prima delle elezioni, forse quello che segnerà in modo più incisivo il futuro del capoluogo marsicano. Il progetto prevede la realizzazione di un campus nella zona sud della città, in via Sandro Pertini, del costo di oltre 11 milioni e mezzo di euro; il secondo nel quartiere di Caruscino, sempre per un costo di 11 milioni e mezzo di euro; il terzo, invece, nella zona nord della città, in via Ignazio Silone, per un totale di 12 milioni e 800mila euro, oltre ai fondi per l’adeguamento delle strade e quello par la scurezza sui cantieri. Ogni campus avrà 43 aule. L’assessore ai Lavori pubblici, Maurizio bianchini, ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento. «In questo progetto», ha affermato, «c’è tanto per i nostri figli. Questi tre campus vanno a stravolgere l’assetto urbanistico della città, ma ne abbiamo tenuto conto. Così come è studiato, il progetto tende a far uscire la gente da Avezzano e non a creare altri ingorghi in centro. Sarebbe uno scempio ritirare questo provvedimento», ha aggiunto, «potevamo di fatto ristrutturare e adeguare le scuole alle vecchie normative. Non avremmo ottenuto il cento per cento, avremmo dato scuole carenti ai nostri figli che sarebbero rimasti senza mense. Alcuni di loro», ha aggiunto, «avrebbero avuto scuole in condizioni ottimali, mentre e altri edifici scadenti. Avremmo fatto due pesi e due misure. Onestamente non ce la siamo sentita». L’opposizione si è detta contraria al progetto, sostenendo l’opportunità di valorizzare e ristrutturare gli attuali edifici scolastici. Hanno votato contro Franceso Paciotti, Ignazio Iucci, Vincenzo Patrizi, Emilio Di Marzio, Gino Di Cicco, Gino Milano, Roberto Verdecchia, Fabrizio Amatilli, Carlo Tinarelli, Peppe Di Pangrazio. Vincenzo Paciotti astenuto. “A meno di 60 giorni dalle elezioni”, ha affermato il consigliere Roberto Verdecchia, “questa decisione è un alto rischio”. Per Gino Di Cicco (Fli), “questa amministrazione non può indebitarsi per 40 milioni di euro ma dovrebbe adoperarsi per occupare le scuole che già ci sono”. Per Gino Milano (Api), inoltre “c’è bisogno di una nuova regolamentazione che valorizzi le scuole nel centro cittadino. È opportuno”, ha sottolineato, “pensare la programmazione e ritirare questo progetto”. Il Comune per il progetto ha ricevuto un contributo di 20 milioni, il resto sarà ottenuto grazie al “leasing in costruendo”.