Celano. In seguito all’acquisizione di una parte di quote societarie Franco Lozzi, ex pilota dell’Alitalia e direttore di scuola di volo, è diventato l’amministratore unico della Air Marsica, la società che gestisce l’aviosuperficie di Celano.
Questa aviosuperficie, identificata dal codice AQ01 poiché è stata la prima aviosuperficie riconosciuta in Abruzzo, è attualmente certificata e riconosciuta dall’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, e grazie al fatto che ha zero ingressi, rappresenta una delle più sicure aviosuperfici d’Italia. Al momento le attività sono aeromodellistica di alto livello e Scuola di volo VDS a motore, essendo l’unica in Abruzzo ad essere certificata per il rilascio degli attestati di volo dal basico all’avanzato ed il rilascio delle licenze di radiotelefonia in Italiano e inglese, ma dopo l’acquisizione delle quote societarie Franco Lozzi, amministratore unico della Air Marsica, ci spiega quali sono le potenzialità di questa aviosuperficie e i progetti, a breve e a lungo termine, che ha tutta l’intenzione di portare avanti.
“Le potenzialità sono molteplici” ci racconta Franco Lozzi, “sia come polo per l’istruzione didattica di volo, partendo dalla scuola già esistente, ma anche integrandola con scuola di volo per aviazione generale. Ma i nostri progetti non si fermano qui, poiché nell’immediato futuro dell’aviosuperficie potrebbero esserci anche progetti accessibili a tutti, come la scuola di pilotaggio di droni professionali, ma anche una scuola di pilotaggio per elicotteri. Un’altra delle funzionalità, molto importante, potrebbe essere quella di polo di protezione civile, integrando l’aviosuperficie con l’interporto di Avezzano. Il traffico aereo, infatti, al contrario di quello autostradale o su rotaie è l’unico a non risentire di alcune calamità naturali da noi molto diffuse, come ad esempio i terremoti. Durante la stagione estiva, inoltre, potrebbe servire anche come base per gli elicotteri antincendio, che potrebbero rifornirsi velocemente nel bacinetto di Ottomila o nel laghetto della Cuna. A livello turistico, poi, le potenzialità sarebbero infinite, visto che sarebbe possibile avvicinare un pubblico molto più vasto alla nostra regione, riducendo i costi e i tempi di percorrenza. Il parco nazionale, ma anche tutti i nostri siti archeologici, diventerebbero così alla portata di tutti. I progetti che abbiamo in mente sono tanti e l’aviosuperficie è già un’importante realtà, adesso siamo pronti a collaborare con chiunque abbia voglia e passione di far crescere la Marsica e l’intera regione”.