Avezzano. Nella prima parte della sesta puntata della rubrica #CaffèLive, in collaborazione con Casa del Caffè di Cappelle dei Marsi, vi avevamo iniziato a parlare della varietà Arabica, al fine di mettere in luce le differenze che si possono riscontrare rispetto a quella Robusta (per maggiori dettagli clicca qui). Oggi a fare da protagonista sarà proprio quest’ultima tipologia. Mettetevi comodi.
Robusta. E’ la seconda specie di caffè più prodotto al mondo dopo l’Arabica. Scoperta nel XVIII secolo in Congo, deve il nome alla particolare resistenza alle malattie e ai parassiti. Cresce in Brasile, in Africa e nel Sud-Est Asiatico. Questa specie si caratterizza per l’adattabilità, la velocità di crescita e l’elevata tolleranza agli sbalzi di temperatura, qualità decisamente più spiccate rispetto all’Arabica.
La pianta Robusta viene coltivata in zone pianeggianti tra i 200 e gli 800 metri sul livello del mare, aree anche assolate, e produce dei chicchi di caffè con un colore giallo bronzeo. E’ un caffè dal gusto deciso e ricco, dall’aroma intenso e persistente, corposo e dal gusto “cioccolatoso” con caffeina tra 1,7% e il 3,5% a seconda della varietà.
Dunque….Qual è il migliore? Sicuramente il caffè deve soddisfare i nostri sensi, profumo, gusto, aroma… deve toccare dal palato alla lingua e rimanere in bocca con il gusto, ma quale sia più adatto a noi è solo una scelta soggettiva. Non è detto che sia il caffè più costoso, non è detto che sia il caffè Arabica che dal punto di vista chimico è il più complesso; forse preferiamo solo una miscela ben combinata tra le diverse varietà delle due specie. L’importante è che sia un buon caffè, preparato nel modo giusto.
Al prossimo appuntamento!