Lo zucchero nasconde o esalta il gusto del caffè? Quali caffè godono del cucchiaino di zucchero e quali ne sono danneggiati? Con lo zucchero o senza? È questa la domanda che ricorre immancabilmente quando si propone un assaggio di caffè. Ed è di questo che parleremo nella quarta puntata di #CaffèLive, la rubrica dedicata a questa bevanda in collaborazione con “Casa del Caffè” a Cappelle dei Marsi.
Partiamo innanzitutto dalla considerazione che nel caffè espresso, come in ogni altro cibo o ricetta, ci sono due forme di fruizione: quella edonistica, di godimento per intendersi, e quella di assaggio critico ed analitico. Parlando della prima forma di consumo, quella di “piacere”, il caffè è spesso accompagnato con lo zucchero, la panna o un biscottino. Magari in certi momenti della giornata lo preferiremo con due cucchiaini di zucchero e una spolverata di cacao, mentre in altri momenti il gusto amaro sarà più adatto al nostro feeling del momento: il caffè insomma può essere un ingrediente versatile e come tale conviene
viverlo.
Dal punto di vista analitico invece la faccenda cambia, perché le miscele di caffè non sono tutte uguali sotto il punto di vista organolettico. Senza entrare troppo nel merito, generalmente lo zucchero può agire da “esaltatore” del sapore, come in alcuni caffè robusta e in molte (tutte) le miscele di bassa qualità, oppure da correttore: nelle arabica etiopi o centroamericane, profumatissime ma segnate da una acidità fin troppo spiccata, lo zucchero va ad “ammorbidire” ad arrotondare l’acido, declinandolo verso una cremosità
mielosa.
Alla fine, zucchero sì, zucchero no … i gusti sono gusti e ogni gusto è rispettabilissimo. La scelta quindi è tanto più soggettiva, dipende da quale caffè sei abituato a bere ma soprattutto… da te. E quindi…tu che caffè sei? Continua a seguirci per scoprirlo!