Avezzano. Gli ha dato 15milaeuro per aprire con lui un’attività commerciale. Soldi che aveva messo da parte prima di partire dal Marocco per venire in Italia con lui. Poi però ha scoperto che l’attività commerciale lui invece l’aveva intestata a sua madre. E ha anche scoperto che la tradiva con un’altra donna. E quando ha capito che ormai la sua giovane moglie aveva scoperto tutto, ha iniziato a trattarla male e a picchiarla, impedendole di usare il telefono e di ricevere telefonate.
In breve, è questa una nuova storia di violenza subita da una giovane marocchina arrivata in Italia insieme a suo marito, che per tanto tempo le ha fatto del male. E non solo fisicamente ma anche psicologicamente. La giovane ora è al sicuro: è stata aiutata dal personale del Centro antiviolenza della Croce Rossa di Avezzano e ha trovato il coraggio di denunciare tutto quanto le è accaduto, agli agenti del commissariato di polizia.
Si trova ora sotto protezione, sotto stretta osservazione dei sanitari che l’hanno curata per le percosse subite. Sono ancora in corso gli esami per capire se le botte abbiano o meno provocato conseguenze importanti.
Tutto è iniziato circa 15 anni fa, quando la ragazza è venuta in Italia, nella Marsica, dove suo marito l’aveva portata dopo il matrimonio. Secondo quanto denunciato dalla giovane alla polizia, il marito le aveva sempre detto che non voleva figli, in quanto aveva grossi debiti con una banca e quindi non gli sembrava il caso di averli, La giovane ha raccontato di come negli anni si è sempre presa cura della casa e dei nipoti, con i quali viveva insieme anche al cognato e al resto della famiglia del marito.
Quando l’uomo ha deciso di aprire un’attività in proprio la donna gli ha consegnato 15mila euro. Secondo quanto dichiarato da lui l’attività sarebbe dovuta essere intestata a lei. Solo successivamente ha scoperto che invece l’attività era stata intestata a sua suocera. La donna col tempo ha iniziato a vedere nel marito un atteggiamneto strano nei suoi confronti. E poi un giorno ha trovato messaggi su Facebook e al telefono che dimostravano chiaramente che l’uomo avesse un’altra relazione, con una donna che stava in Marocco. A quel punto ha provato a parlarne con lui che di tutta risposta ha iniziato a trattarla male.
Da lì le botte. Che addirittura una volta l’hanno fatta finire in ospedale, dove fu accompagnata dalla suocera e dal fratello del marito. In quell’occasione la giovane però non ebbe il coraggio di denunciare. Allo stesso tempo, però, la ragazza aveva iniziato a cercare aiuto, rivolgendosi a suo fratello e a suo padre. Fino alla decisione di raggiungerli nella città fuori regione dove abitano.
Dopo un mese però si è fatta convincere ed è tornata a casa. Dove ha ritrovato però lo stesso clima: liti e botte. E ancora una volta quelle botte l’hanno fatta finire in ospedale. Questa volta però la giovane ha trovato il coraggio e ha capito che nonostante tutto in Italia c’è comunque un’assistenza sanitaria che permette anche di “accogliere”. Da qui l’arrivo del personale del centro antiviolenza della Croce Rossa e i poliziotti, che l’hanno ascoltata e che l’hanno presa sotto la loro “protezione”. Lontano da chi le ha fatto del male.