Avezzano. L’Amministrazione comunale di Avezzano ha approvato il documento programmatico del Piano Nazionale di Sviluppo Sostenibile dell’Appennino, un piano di azione nazionale, appunto, che punta a trasformare le criticità di quest’area in opportunità, dando risposte alle tante problematiche e facendole diventare punti di forza per la valorizzazione e la rinascita di chi vive nell’arco appenninico nazionale.
«È sicuramente un’opportunità da cogliere – spiega l’assessore Alessandro Pierleoni – perché rivoluziona il modo di considerare l’Appennino e le varie realtà territoriali che lo compongono.
Pone al centro una nuova modalità di narrazione del territorio; non più inteso come disagiato, colpito dai problemi di spopolamento, dissesto idrogeologico e in alcuni casi da devastanti sismi, ma raccontato valorizzando i punti di forza: i luoghi autentici dove rigenerarsi e fare esperienze in cui unire l’arte e la cultura alle bellezze naturalistiche e ai prodotti tipici; una terra di sapori e saperi – prosegue – da preservare e da mettere a sistema in modo sostenibile e partecipato, nel rispetto dell’ambiente e delle comunità ospitanti».
L’attuazione del Piano Nazionale di Sviluppo Sostenibile dell’Appennino è finalizzata a raggiungere entro il 2030 la costruzione di una rete nazionale tra enti locali, associazioni e imprese impegnate a valorizzare ed a promuovere l’Appennino in modo unitario.
I principali obiettivi a breve termine sono:
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lo sviluppo di “Appennino Bike Tour”, la ciclovia dell’Appennino;
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la creazione del Tavolo Nazionale di Coordinamento della Destinazione Appennino;
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l’istituzione della Giornata Nazionale dell’Appennino;
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la realizzazione di un Catalogo Nazionale dell’offerta turistica;
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la definizione di una Programmazione triennale di azioni di comunicazione.
Nella visione del Piano appena approvato, quindi, ci si propone di sviluppare e promuovere la mobilità cicloturistica, ma anche la fruizione di mezzi alternativi come treni, bus e traghetti, in una visione unitaria del territorio dell’Appennino, ma anche la promozione e la valorizzazione delle bellezze naturali, delle tipicità e dell’enogastronomia locale, unendo il tutto anche con le ricchezze del sapere e della protezione della natura.
«Fra gli obiettivi del Piano – riprende Pierleoni – c’è quello di trasformare l’Appennino nella più grande e unitaria area Parco d’Europa, mettendo a sistema e a rete i tantissimi parchi, riserve ed aree protette che sono dislocati su tutta la direttrice appenninica.
Non solo. Per evitare lo spopolamento, quindi, oltre a fare in modo che questa zona diventi attrattiva da un punto di vista turistico, risolvendo anche le varie problematiche connesse alla morfologia del territorio – prosegue Pierleoni –, c’è quella di fare in modo che le università e le città che si trovano al suo interno diventino accessibili e fruibili dai cittadini che nell’Appennino vivono, facendo in modo che le opportunità possano essere colte senza andare via.
L’approvazione del Piano di Sviluppo Sostenibile dell’Appennino – conclude l’assessore Pierleoni – è una scommessa e un atto di fiducia nel futuro.
Si tratta, come si può comprendere, di una nuova visione che trasforma le difficoltà e gli ostacoli noti in occasione di sviluppo turistico, imprenditoriale, culturale e naturalistico senza precedenti, in grado di promuovere la ripresa e lo sviluppo di un’area che, complessivamente, comprende 14 Regioni con caratteristiche similari, dalla Liguria alla Sicilia; attraversa 52 Province e 1.431 Comuni e vede la presenza di 125 Unioni di Comuni.
La maggior parte dei Comuni sono al di sotto dei 5.000 abitanti per una popolazione complessiva di circa 6 milioni di persone. E noi dobbiamo esserci in questo grande disegno di cambiamento e progresso sostenibile e concreto».