Avezzano. Si è conclusa alle 21 di ieri la prima tornata di assemblee sindacali alla Micron di Avezzano, argomento all’ordine del giorno la comunicazione fatta dai vertici italiani della multinazionale al sindacato: lo stabilimento è sul mercato, per una vendita o una partnership, in quanto la produzione di sensori d’immagine su supporto a 200 mm non è più un settore d’interesse per la “corporate”. Nel corso delle partecipate assemblee i lavoratori hanno mostrato forti segnali di preoccupazione per quanto comunicato. “È opportuno che le istituzioni non sottovalutino la gravità della situazione della seconda fabbrica più grande d’Abruzzo”, hanno spiegato i responsabili della Fiom-Cgil, “lo stabilimento di Avezzano è un’importante volano dell’economia della provincia di L’Aquila e non solo, basti pensare quanti lavoratori partono tutte le mattine da Sulmona e L’Aquila senza contare quanti tutti i giorni vengono dalla provincia di Rieti. Questa vertenza va immediatamente portata al MISE per evitare, nel nostro territorio, un disimpegno sociale e occupazionale di un’azienda che mantiene importanti rapporti con la nostra nazione attraverso altri siti produttivi”.