Avezzano. Nella mattina di ieri, 7 marzo, si è svolta nell’aula magna del Liceo Benedetto Croce di Avezzano un’affollata assemblea sindacale con la partecipazione di docenti e personale ATA dei 4 Istituti di secondaria superiore di Avezzano (il Liceo “Torlonia” e Bellisario”, il “Croce” e l’I.I.S. “Galilei”) coinvolti dalla Delibera di Giunta regionale del 03/01/2024 che rivisita il “Piano Regionale della Rete Scolastica” della Regione Abruzzo.
Per il prossimo a.s. 2024-2025, il provvedimento determina 7 soppressioni di istituzioni scolastiche e conseguenti accorpamenti, di cui due nelle province di Chieti e Pescara e tre in quella dell’Aquila, la più penalizzata, atteso che nessuna soppressione riguarda la provincia di Teramo. Il Piano di dimensionamento è stato fortemente contrastato dalle OO.SS. CGIL, CISL, GILDA e SNALS, sia nei tavoli consultivi provinciali e regionali sia mediante comunicati e sit-in di protesta. Hanno animato l’assemblea 5 esponenti delle rispettive OO.SS.: Miriam Del Biondo per la CGIL, Cosimo Faella ed Enio Taglieri per la CISL, Salvatore Braghini per la Gilda e Maria Rosaria Lupi per lo SNALS. Dopo la presentazione dell’iter burocratico che ha preceduto la pubblicazione della Delibera, i dirigenti sindacali hanno da subito evidenziato che il dimensionamento – oltre ad essere del tutto inopportuno sul piano nazionale, in quanto volto ad effettuare tagli di personale, e, in primis, delle figure del dirigente scolastico e del direttore dei servizi amministrativi – nel caso della Regione Abruzzo è del tutto irragionevole e sbilanciato. Basti pensare che la provincia di Teramo, da cui proviene l’assessore con delega all’Istruzione, che ha formulato il Piano, Piero Quaresimale, non subirà alcun accorpamento, mentre la provincia dell’Aquila registra ben tre soppressioni (oltre a quelle di Avezzano, vi è lo smembramento dell’Istituto Comprensivo “Serafini” di Sulmona e la soppressione dell’Istituto d’Istruzione Superiore di Castel di Sangro “Patini-Liberatore”). Hanno, altresì, sottolineato l’assoluta irrazionalità della soppressione del Liceo statale “B. Croce”, che, pur contando 900 alunni, e quindi già dimensionato anche in relazione ai nuovi parametri di popolazione studentesca (tra 900 e 1.000), è stato soppresso e aggregato al Liceo “Torlonia”.
Del tutto inadeguata anche il documento dell’Ufficio Scolastico Provinciale dell’Aquila che dovrebbe organizzare le fasi della procedura di allocazione del personale. Secondo le OO.SS. non rispecchia le disposizioni del CCNI/2022, ed in particolare confonde l’ipotesi dell’unificazione con il dato normativo della Delibera di Giunta, che dispone, invece, la soppressione del Liceo “Croce” e del Liceo “Bellisario” e la loro aggregazione, rispettivamente al Liceo “Torlonia” e al “Galilei”, in quanto gli effetti prodotti sul personale, sono giuridicamente diversi e finanche penalizzanti per docenti ed ATA. La procedura che intende attuare l’USP dell’Aquila, che a tal fine ha già inviato alle scuole interessate un modulo al fine di optare ovvero non optare per una delle sedi accorpate, è del tutto intempestiva – secondo la fonte sindacale – perché ancora non è stato acquisita la consistenza degli organici del personale delle scuole della provincia e degli Istituti interessati al dimensionamento, dato imprescindibile in vista della riassegnazione della titolarità al personale interessato e l’eventuale individuazione di personale in soprannumero.
Inoltre, per il personale ATA, l’Ufficio Scolastico Provinciale, in nessuno dei tre dimensionamenti interessati (Roccaraso-Castel di Sangro, Sulmona, Avezzano), prevede la formazione di una Graduatoria Unica pur disciplinata dal Contratto Integrativo, considerando l’insieme delle istituzioni scolastiche che entrano tra loro in relazione, direttamente o indirettamente attraverso l’acquisizione o la cessione di istituti, sezioni o plessi ad (o da) altre istituzioni. Graduatoria necessaria per poi invitare il personale interessato all’opzione, che sarebbe stata meglio ponderata dai singoli dipendenti conoscendo la propria posizione in graduatoria e i nuovi organici 2024/25. L’Ufficio, invero, ha del tutto ignorato la nota sindacale del 13 febbraio 2024 in cui esplicitava nel dettaglio le fasi della procedura, conformemente ai dettami del CCNI/2022. Le sollecitazioni dei dirigenti sindacali hanno animato un accesso dibattito. Docenti e ATA sono sul piede di guerra: si pianificano, collegi dei docenti straordinari, ricorsi al TAR, via seguita anche dal Comune di Pescara, e sit-in davanti alle sedi dell’Aquila dell’Ufficio Scolastico regionale e provinciale. Il personale non ci sta a veder modificato all’improvviso ed in modo invasivo il proprio contesto lavorativo. Si contesta radicalmente un dimensionamento destinato ad incidere pesantemente su comunità scolastiche faticosamente impegnate nel conseguire stabilità ed equilibrio. Purtroppo -questa l’amara conclusione dei lavori assembleari – le autonomie scolastiche rischiano di diventare (con tali soppressioni e conseguenti accorpamenti) scuole “alveari”, che inglobano indirizzi eterogenei, dislocati in svariati plessi, anche distanti fra loro, degradando da autonomie “scolastiche”, originariamente pensate a servizio della didattica, ad apparati meramente amministrativi. E questo non giova al ruolo della scuola, a chi ci lavora, agli studenti e alle famiglie, sempre più disorientate!