Avezzano. Dovrà scontare una pena di quattro l’avvocato di Avezzano, Gaetano Paluzzi, 60 anni, già arrestato nel 2014 dalle fiamme gialle e in un secondo momento sospeso per un periodo di sei mesi (poi riabilitato). Per lui è arrivato il provvedimento di arresto dopo una sentenza definitiva emessa nel 2020. Il legale, che è stato rinchiuso nel carcere avezzanese per scontare una pena di 4 anni e un mese attualmente abilitato alla professione e iscritto all’Ordine di Avezzano, era era finito nei guai per diversi episodi. In un frangente era stato accusato di essersi appropriato del denaro di un immobile venduto all’asta mentre era consulente del tribunale. Per questo reato, in primo grado, gli era stata inflitta una pena di tre anni.
I fatti riguardavano una procedura d’asta legata a un immobile e l’accusa era di peculato e appropriazione. Dopo la segnalazione, infatti, erano stati avviati gli accertamenti, risalendo ai movimenti bancari dell’arrestato. Secondo le accuse, a Paluzzi era stata affidata dal tribunale una procedura esecutiva e per la vendita di un immobile da ristrutturare e aveva incassato 5.500 euro. Sempre stando alle accuse, aveva intascato il denaro ricavato dalla vendita all’asta dell’immobile mentre era consulente del tribunale. Dalla relazione del suo successore, nominato dal giudice in sua sostituzione dell’indagato, erano emersi gravi indizi di colpevolezza. Paluzzi, secondo le Fiamme gialle, si stava occupando della vendita coatta di un rudere pignorato, ma una volta incassati i soldi li avrebbe versati sul suo conto e, secondo la Finanza, anche spesi.
Dopo oltre un anno, sempre secondo l’accusa, il denaro non era ancora stato depositato nelle casse del tribunale e, secondo gli accertamenti della finanza, dopo averli incassati, l’avvocato ne aveva utilizzato una parte. In un altro caso era stato accusato di essersi appropriato dei documenti di alcuni clienti, tentando di estorcere loro del denaro in cambio della restituzione. I clienti, secondo l’ipotesi accusatoria, dopo alcuni mesi si erano resi conto che le cose non andavano avanti nonostante gli avessero pagato le parcelle. Dopo aver chiesto la restituzione della documentazione perché non erano soddisfatti, Paluzzi, secondo l’accusa, si era rifiutato per troppi impegni lavorativi. Riusciti a ottenere un incontro, secondo la finanza, aveva preteso in cambio della documentazione addirittura l’intestazione di una villa. Da lì la denuncia e la successiva inchiesta. Ora il legale è stato raggiunto da un provvedimento di arresto e rinchiuso nel carcere di Avezzano