Celano. Condotte illecite nella cosa pubblica da parte di amministratori locali e funzionari pubblici. Un sistema clientelare che vede coinvolti amministratori, tecnici, dipendenti comunali, imprenditori e cittadini. Per la realizzazione di progetti, affidamento di appalti e incarichi e assunzioni in cooperative, in cambio di favori da parte degli aspiranti.
L’inchiesta “Acqua Fresca”, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo dell’Aquila, agli ordini del maggiore Edoardo Commandè, è finita nella Relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia relativa al primo semestre del 2021, presentata al Parlamento dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.
È la vicenda che ha scardinato un sistema di appalti e favori che ha visto indagate 33 persone, tra cui il sindaco Settimio Santilli e l’ex vicesindaco Filippo Piccone. Il dossier riguarda le “Proiezioni della criminalità organizzata sul territorio nazionale”.
SI LEGGE NEL DOCUMENTO
Non mancano per altro le condotte illecite nella gestione della cosa pubblica anche da parte di amministratori locali e funzionari pubblici
così come emerso nello scenario inquietante attraverso l’indagine “Acqua fresca”
sviluppata dai Carabinieri di L’Aquila con la quale è stata documentata l’esistenza di un vero e proprio sistema clientelare che ha coinvolto una pluralità di soggetti tra
amministratori, tecnici, dipendenti comunali, imprenditori,
privati cittadini per la realizzazione di progetti, l’affidamento di appalti ed incarichi e le assunzioni nelle cooperative esterne al Comune di Celano (AQ)
in cambio di favori da parte degli aspiranti.
Le misure cautelari scattarono a febbraio dello scorso anno, quando i militari diedero esecuzione alle ordinanze emesse dal gip dal tribunale di Avezzano, Maria Proia, a carico di 25 persone indagate per reati contro la pubblica amministrazione.
L’operazione portò all’arresto del sindaco Santilli, che andò ai domiciliari, del vice Piccone, trasferito nel carcere di Vasto e di altre sei persone per cui scattarono misure alternative con l’interdizione, tra cui amministratori, funzionari comunali, liberi professionisti e imprenditori. In totale le persone iscritte al registro degli indagati furono 56. Ora 23 di loro sono uscite dall’inchiesta definitivamente: la loro posizione è stata archiviata. Le indagini furono chiuse il 21 settembre dello scorso anno dall’ex procuratore capo di Avezzano, Andrea Padalino e dal sostituto Lara Seccacini, entrambi non più in servizio alla procura della Repubblica di Avezzano. Padalino è in pensione, il pm Seccacini è stata trasferita. Ora l’inchiesta è passata nelle mani del pubblico ministero Maurizio Maria Cerrato e si attende l’udienza davanti al giudice per l’udienza preliminare che è stata fissata al 27 giugno prossimo. L’indagine ruota attorno a una ipotesi accusatoria secondo cui in comune vigeva “un sistema corruttivo e clientelare, fondato su amicizie e conoscenze tra gli amministratori del bene pubblico e una cerchia di cittadini o imprenditori locali”.
Per quanto riguarda altri aspetti che interessano l’Abruzzo, nel dossier della Dia viene sottolineato che “nella regione non si sono verificati episodi delittuosi riconducibili alla criminalità organizzata, tantomeno condotte spia che facciano ipotizzare il consolidamento di gruppi criminali organizzati stanziali”. “Sul fenomeno e sui possibili tentativi di penetrazione nel territorio provinciale da parte di consorterie criminali riconducibili a camorra, sacra corona unita, ‘ndrangheta e mafia siciliana, permangono concreti i rischi di infiltrazione criminale attraverso imprese legate a sodalizi extraregionali tuttora verosimilmente attratte dai cospicui finanziamenti stanziati per la ricostruzione post sisma”. L’avviso di fissazione dell’udienza preliminare per l’inchiesta sugli appalti al comune di Celano è stato emesso in questi giorni. Davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Avezzano, Daria Lombardi, dovranno presentarsi lunedì 27 giugno, alle 12.30, 33 persone.
Sono: il sindaco Settimio Santilli, 43 anni l’ex vicesindaco Filippo Piccone, l’inchiesta è a carico di Valter Angelo Specchio, 66 anni, di Roseto, ex direttore generale della Provincia, Luigi Aratari, 39 anni, di Gioia dei Marsi, dirigente, Daniela Di Censo, 44 anni, dirigente del settore finanziario, Giampiero Attili, 59 anni, di Tagliacozzo, l’ex segretario comunale di Celano, rientrato in servizio al Comune di Avezzano come segretario generale, Livio Paris, 40 anni, imprenditore di Celano, Goffredo Mascitti, costruttore 68enne, di Celano, Franco Felli, 39 anni, di Celano, Luca Piccirillo, 49 anni, architetto di Avezzano, John Carmine La stella, 55 anni, costruttore originario di Celano e residente a Silvi Marina, Claudia Stornelli, 36 anni, di Celano, Roberto Tonelli, 54 anni, di Avezzano, Barbara Marianetti, 48 anni, ex assessore allo Sport della prima giunta Santilli, dimessasi dopo l’inchiesta giudiziaria, Ezio Ciciotti, 59 anni, ex vicesindaco di Celano, Lucio Zazzara, 71 anni di Pescara, architetto, presidente del Parco nazionale della Majella, Giovanni Maceroni, 30 anni, di Pescina, Valeria Pacchiarotta, 36 anni, di Celano, Daniela Santilli, 33 anni, impiegata amministrativa di Celano, Andrea Pandolfi, 33 anni, di Celano, Francesco Stornelli, 42 anni, di Celano, Fabrizio Confortini, 42 anni, di Pescara, Eugenio Russo, 37 anni, di Roma, Leonardo Gatti, 48 anni, di Viterbo, Vincenzo Santilli, 36 anni, di San Benedetto dei Marsi, Sergio Rossi, 68 anni, di Paganica, Fabrizia Aveani di Celano, Nazzareno Caferra di Celano, Erica Cerasani di Avezzano, Sante Rossi di Celano, Federico D’Aulerio di Ortucchio, Maria Marchione di Francavilla, Selvaggia Iannotti di Avezzano.
Nel collegio difensivo gli avvocati Roberto Verdecchia, Franco Colucci, Gianluca Presutti, Alessandro Fanelli, Antonio Milo, Leonardo Casciere, Vittoriano Frigioni, Domenicantonio Angeloni.
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