Rocca di Mezzo. “Apiario naturale, un’esperienza nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise” è il titolo dell’intervento che terrà l’apicoltore Mario Petrella, in occasione della manifestazione che ci sarà sabato 25 novembre, nella sede del Parco naturale regionale Sirente Velino.
Nell’ambito del progetto sugli impollinatori, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha avviato un progetto pilota di apicoltura naturale e più sostenibile, che prevede l’allevamento di api italiane (ligustica) in arnie a favo naturale chiamate Kenya Top Bar modificate o Kenya top grap.
“Le attuali tecniche produttive utilizzano arnie a favo mobile di tipo Dadant blat, che a fronte di grossi vantaggi ai fini produttivi, presentano aspetti limitanti per la costruzione dei favi. Dal momento che le api naturalmente gestiscono in maniera differente la costruzione”, spiega l’avezzanese Petrella, “l’uso dei fogli cerei prestampati impone alle api le dimensioni delle celle, limitando la possibilità di costruirne liberamente di più grandi per l’allevamento dei fuchi, importanti per l’equilibrio termico all’interno dell’alveare e fondamentali per la fecondazione della regina. La presenza di fili di acciaio nei telai dei favi all’interno delle arnie tradizionali determina un irrigidimento della struttura, limitando la vibrazione dei favi, che è invece un aspetto importante nella loro comunicazione”.
Il progetto sarà presentato a Rocca di Mezzo, all’interno della premiazione di Mielinfesta 2023, il concorso per il miglior miele dei parchi dell’Appennino centrale.
Torna il Concorso per eleggere il miglior miele dei Parchi dell’Appennino 2023
La manifestazione Mielinfesta vuole esaltare le qualità dei mieli prodotti all’interno delle aree protette appenniniche: sottolineando il forte legame tra apicoltura e ambiente, tra api e biodiversità, nonché l’importanza del prodotto del miele, che ne rappresenta la diretta espressione.
Inoltre, si intende riconoscere il ruolo dell’apicoltura nelle aree protette, quale attività compatibile e di basso impatto, valida alleata per la tutela degli ecosistemi ed il mantenimento della ricchezza naturale. Sarà la sede del Parco Sirente Velino ad ospitare, per l’edizione 2023, l’evento finale del Concorso.
A Rocca di Mezzo il 25 novembre è in programma la premiazione di quello che sarà proclamato il miglior miele dei Parchi dell’Appennino. Non solo, perché nel corso della giornata, si avrà anche la presentazione dei risultati delle ricerche effettuate nell’ambito della Direttiva Biodiversità del Ministero.
Il Concorso è rivolto agli apicoltori con un numero di arnie superiore a 20 o, comunque, considerati dalla normativa vigente almeno come imprenditori semi-professionisti, che altresì abbiano la sede legale della ditta e/o sede del laboratorio di trasformazione in uno dei Comuni dei Parchi Appenninici (Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Nazionale della Majella, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Parco Regionale Sirente Velino, Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano).
Il concorso, unico nel suo genere in Italia, si rivolge agli apicoltori che raccolgono il miele prodotto nel corso dell’ultima annata apistica: il 2022 per i mieli di produzione autunno-invernale, il 2023 per gli altri, da arnie posizionate, anche temporaneamente, all’interno di uno dei Comuni ricadenti nelle aree protette. I campioni di miele saranno valutati, nell’ambito della categoria dichiarata, attraverso le analisi più idonee a mettere in evidenza pregi e difetti del prodotto.
La manifestazione vede uniti tutti i Parchi dell’Appennino nella promozione di un Concorso che seleziona i migliori mieli prodotti sul territorio, anche al fine di valorizzare le tipologie di miele millefiori e particolari e di incentivare le tecniche di buona pratica apistica: rilanciando il consumo dei mieli di qualità. Si ricorda che le api e gli altri insetti impollinatori svolgono un ruolo determinate anche nel mantenere la ricchezza vegetale naturale presente all’interno delle aree protette. Per questo i Parchi sono impegnati attivamente con iniziative e progetti di carattere scientifico, ma anche divulgativo, nonché di promozione del settore apistico e dei meravigliosi prodotti che le api ci donano.