Avezzano. È stato assolto da ogni accusa, insieme alla moglie, l’ex ex direttore dell’ufficio postale di Collelongo. Emiliano Verna, 55 anni, secondo la Procura era accusato con la moglie di circonvenzione di incapace e truffa, in quanto si sarebbe fatto intestare da una coppia di pensionati di 80 anni obbligazioni per 150mila euro e un libretto di risparmio per 50mila euro.
L’uomo era stato denunciato dai carabinieri di Trasacco alla fine del 2012, ora ha potuto dimostrare la sua innocenza e per lui è la fine di un incubo durato più di 8 anni.
Il dipendente delle poste aveva da subito negato ogni addebito e era arrivato addirittura a denunciare la coppia di anziani per calunnia. L’ex direttore e la moglie erano finiti davanti al tribunale di Avezzano con pesanti accuse. Gli anziani, secondo la tesi accusatoria, erano stati raggirati dall’imputato facendo investire i loro risparmi, circa 200mila euro, parte in obbligazioni a 30 anni e parte su un libretto a risparmio.
Ma stranamente però, sempre secondo l’accusa, le somme risultavano essere una parte della moglie dell’ex direttore e una parte, quella più consistente, come beneficiario lo stesso direttore. I due anziani, secondo la loro versione, quando avevano cercato di riscuotere le somme per alcune necessità si erano resi conto che i risparmi non erano più disponibili. Tramite un legale avevano così deciso di presentare una denuncia alla Procura della Repubblica.
I due anziani avevano raccontato la loro versione della storia sostenendo che il direttore dell’ufficio aveva loro garantito una serie di aiuti, con tanto di investimenti. Tutti gli incartamenti erano stati sequestrati dai carabinieri.
La procura aveva disposto anche una perizia sulla coppia per capire se erano capaci di intendere e di volere. Alla fine l’allora direttore postale e la coniuge erano stati rinviati a giudizio per circonvenzione di incapace e truffa, quest’ultimo reato poi andato in prescrizione. Assistiti dall’avvocato Antonio Milo, avevano a loro volta presentato una denuncia per calunnia nei confronti della coppia di anziani, sostenendo che le somme non erano frutto di una truffa ma erano state volontariamente donate dai due coniugi.
Il pm aveva disposto provvisoriamente la restituzione delle somme che erano nel libretto agli anziani, mentre le obbligazioni erano state sequestrate. Alla fine del processo, però, la difesa ha dimostrato che i due anziani erano lucidi e consapevoli e non c’è mai stata circonvenzione di incapace. E’ stata dimostrata l’estraneità dell’allora direttore e della moglie ai reati contestati e il giudice del tribunale di Avezzano, Raffaella Greco, li ha assolti perché il fatto non costituisce reato.