Avezzano. “Hanno demolito il Partito Democratico e questo è un fatto. Non so se il principale artefice di ciò è Michele Fina o chi lo ha preceduto. Lui, però, lo ha demolito in maniera subdola e definitiva, trattando con gli altri mentre dialogava con me. Ho molte, moltissime persone, fra imprenditori, politici, gente comune e anche avversari politici che posso testimoniare di come lui brigava, in qualità di segretario regionale, apertamente ai danni del Pd e del sottoscritto”.
E’ un Roberto Verdecchia determinato più che mai, quello che prende posizione netta e distante dall’attuale segretario regionale dei dem. La polemica non solo non accenna a diminuire ma con le dichiarazioni di oggi si aggiunge un nuovo capitolo alla diatriba linguistica e politica tra i due. Che altri danni non fa, però, se non al partito stesso, in fase di ricostruzione dopo gli ultimi anni turbolenti e alla ricerca di nuovi equilibri oltre che di una classe politica giovane su cui puntare per il tanto auspicato rinnovamento.
Dopo l’uscita di colui che fino a pochi giorni fa era il candidato del Pd alle elezioni amministrative di Avezzano, i rumors sul possibile approdo al gruppo civico di Gianni Di Pangrazio si fanno sempre più forti e insistenti. “Sono stato chiaro e continuo a esserlo, non mi tiro indietro e non ho paura di dire apertamente ciò che penso: andrò verso le persone che mi hanno dato rispetto nel passato”. Appare chiara l’apertura all’ex primo cittadino per quello che sarebbe un ritorno alla condivisione politica progettuale dopo la parentesi del commissariamento che, inevitabilmente, ne ha interrotto la collaborazione.