Avezzano. “La politica avezzanese, in questa campagna elettorale, non può trattare solo di emergenze per superare la mancanza di una chiara visione di quella che dovrà essere la città del futuro; Avezzano non può rimanere cristallizzata sulle immantinenze, ma ha bisogno di poter usufruire di una politica della pianificazione, della programmazione, della costruzione di una prospettiva concreta che si vuole dare al territorio”.
Mario Babbo, candidato sindaco alle amministrative del capoluogo marsicano, ha le idee chiare sul percorso da fare er rilanciare la città. Lungimiranza, prospettiva e capacità gestionale sono elementi indispensabili per amministrare la macchina pubblica e mirare a restituire a una città che ha vissuto gli ultimi anni tra varie peripezie.
“Uno degli elementi cardine di ogni buona programmazione politica è rappresentato dai collegamenti infrastrutturali, in grado alimentare relazioni e commercio, dunque di generare economia. Avezzano per insediamento urbanistico ha insita una grande peculiarità, quella di essere già una naturale città cerniera; occorre però fare in modo che diventi una realtà urbana organizzata che possa fornire risposte a chi per motivi di lavoro viene nella nostra città dai paesi limitrofi, ma anche permettere che si venga in città a fare nel modo più valido ciò che più conta nella quotidianità della persona. Per fare questo il nostro confine deve essere quello marsicano e non fermarsi al confine strettamente cittadino”, prosegue Babbo.
“Occorre rendere possibile la percorrenza, da un luogo ad un altro della Marsica, più comoda, più sicura, più veloce con la realizzazione di ulteriori punti di interscambio: solo un impegno specifico sui trasporti su gomma e su infrastrutture adeguate e funzionali può fornire risposte a queste esigenze. Di più: la posizione geografica pone Avezzano in posizione strategica regionale e nazionale e la fa essere in grado di sviluppare rapporti, relazioni e di accrescere il know-how già presente nel tessuto industriale e nel settore agricolo; mi riferisco alla programmazione delle Reti Ten-t che, attraverso una costante moral suasion nei riguardi della Regione Abruzzo, possono diventare il vero volano delle nostre aree interne”.
“Le Reti Ten-t costituiscono i corridoi europei di collegamento tra est e ovest, tra Tirreno e Adriatico, sono in grado di unire la Croazia con Barcellona, passando per Ortona, Pescara, Avezzano e Roma. Bisogna pensare a cosa potrebbe significare per la nostra crescita territoriale ed economica avere un adeguato collegamento con l’adriatico e con la capitale sia per il trasporto merci che per quello passeggeri. È in questo quadro che bisogna inserire la velocizzazione della ferrovia Roma-Pescara, sfruttando il tratto già esistente e restituendo una vocazione vera all’interporto in termini commerciali senza rinunciare al presidio di Protezione Civile”.
“La nostra azione politico-amministrativa dovrà vertere proprio su questo, sul sostegno e sullo sviluppo di questi attrattori, unico modo per rendere Avezzano moderna e competitiva, non solo con le realtà più sviluppate d’Abruzzo, ma anche il resto del centro Italia”, conclude Babbo