Magliano de’ Marsi. Ecosistemi, habitat e specie particolarmente integri e selvaggi, con un livello di biodiversità per molti versi unico. Con uno dei primi decreti del neonato Ministero dell’Ambiente, nel 1987 venne istituita la Riserva Naturale Orientata “Monte Velino”.
Siamo nel terzo gruppo montuoso dell’Appennino: il Monte Velino è delimitato da due grandi valli glaciali, Valle Majelama verso nordest e Val di Teve verso nordovest. La gestione allora fu affidata al Corpo Forestale dello Stato, oggi carabinieri.
In mezzo a una natura che appare ancora incontaminata, vive una coppia di aquile reali che nidifica nella Valle Majelama e proprio grazie all’istituzione della Riserva è stato possibile proteggerla nel tempo.
In questo momento le aquile si stanno corteggiando. Si spera nell’arrivo ad aprile di nuove uova.
Grazie al tenente colonnello Bruno Petriccione, del Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro, accompagnati dal maresciallo Fernando Cirone, del Nucleo Tutela Biodiversità di Magliano de’ Marsi, abbiamo trascorso una mattinata alla scoperta della Riserva che si estende su una superficie di circa 3.500 ettari, tra 1.000 e 2.500 metri sul livello del mare, compresa nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino.
I microfoni di Marsicalive e Abruzzolive sono tornati ad accendersi sul Monte Velino, teatro nell’ultimo mese della straziante perdita di quattro escursionisti marsicani che rimarranno per sempre nel cuore di tutti gli abruzzesi.
Questa volta lo faranno per descrivere la meraviglia, lo stupore e la bellezza di chi apre gli occhi sui monti d’Abruzzo, nutrendosi di una luce che solo chi ama profondamente le rocce, le creste, i boschi e i sentieri sa davvero cosa sia.
Il reportage, a cura di Magda Tirabassi, è stato realizzato con la collaborazione di Gianluca Rantucci, che ha curato video e montaggio e Emanuele Palumbo, per le foto.
Andrà in onda sulle pagine Facebook Marsicalive e Abruzzolive e sul canale Youtube MarsicaLiveVideo, domani, mercoledì 3 marzo 2021, alle 14.