Aielli. La città di Aielli si anima a gran voce, con uno spettacolo settembrino interamente dedicato al grande favolista greco Esòpo. Domenica 11 settembre alle ore 17.30, andrà in scena a Largo Ceccone “Girenn c’Esòpo”, spettacolo teatrale e musicale itinerante de La Compagnia dei Topi. In scena:
Beatrice Barbieri, Aurora Di Pietro, Maria Giuliani, Valeria Giuliani, Ludovica Mancini, Gianmarco Mostacci, Giovanni Ruscitti, Marco Ruscitti.
Musiche della Maestra Giovanna Pace. Cantanti: Marta De Gregorio, Giovanna Pace, Giulio Coletta, con la partecipazione straordinaria della Junior Band di Celano e la direzione dal Maestro Mariano Filipetti. La regia e la sceneggiatura saranno di Lucia Proto, Silvana Angelitti, Scilla Cesarini, con il patrocinio del Comune di Aielli.
“Molti secoli fa, nell’antica Grecia, viveva un uomo che si chiamava Esòpo (in greco antico: Αἴσωπος, Áisōpos; Menebria, 620 a.C. circa – Delfi, 564 a.C.) è stato uno scrittore greco antico, contemporaneo di Creso e Pisistrato (VI secolo a.C.), noto per le sue favole. Non si conosce molto di lui, ma sembra fosse una persona molto anziana, a cui piaceva raccontare delle piccole storielle che contenevano una morale più o meno nascosta. Queste storielle hanno poi preso il nome di favole. Della sua vita si ha una conoscenza soltanto episodica, basata su pochi riferimenti presenti nell’opera di scrittori di epoca successiva come Aristofane, Platone, Senofonte, Erodoto, Aristotele e Plutarco”.
“Un riferimento alla figura di Esòpo si trova anche nella fiaba egizia della schiava Rhodopis, o Rodopi, un antico prototipo di Cenerentola e altri racconti di favole e fiabe. Le favole, per come le aveva pensate Esòpo, avevano uno scopo educativo. Infatti attraverso esempi molto semplici composti utilizzando dei personaggi animali, egli riesce a dare un insegnamento anche molto profondo e significativo, soprattutto per i più piccoli.Le favole divennero così famose che furono riprese e rielaborate nei secoli successivi da altri grandi scrittori, come Fedro e Jean de la Fontaine”.