Luco dei Marsi. Si arricchisce di nuovi elementi la vicenda dell’agguato avvenuto nella notte tra sabato e domenica nel centro di Luco dei Marsi. Secondo quanto trapelato da ambienti investigativi, sarebbero ancora in corso accertamenti sull’arma utilizzata: non è chiaro, infatti, se si sia trattato di una pistola scacciacani modificata oppure di un’arma da caccia.
Al vaglio anche le immagini del sistema di videosorveglianza territoriale, che potrebbe aver ripreso i momenti della lite culminata nella sparatoria. Tuttavia sembrerebbe che la telecamera utile alle indagini per la sua posizione, non funzioni. Le registrazioni, se disponibili, potrebbero rivelarsi fondamentali per chiarire la dinamica dell’accaduto.
Nel frattempo, resta al centro delle indagini il giovane luchese di circa 35 anni, già noto alle forze dell’ordine, che sarebbe stato individuato dai carabinieri come il principale sospettato del ferimento di un cittadino marocchino e di suo fratello. Al momento, nei suoi confronti non sarebbero stati adottati provvedimenti ufficiali, ma si attende che venga ascoltato nelle prossime ore dagli inquirenti, assistito dal suo legale, l’avvocato Luca Casciere.
L’episodio è avvenuto durante una lite nel centro del paese. Il cittadino marocchino, ferito da un colpo d’arma da fuoco, si trova ricoverato in ospedale all’Aquila, ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Il fratello invece è in ospedale ad Avezzano. I carabinieri della compagnia di Avezzano, che coordinano le indagini, stanno effettuando perquisizioni in diverse aree della Marsica per tentare di rinvenire l’arma utilizzata.
Alcune testimonianze raccolte nelle ore successive e i primi riscontri emersi sul posto stanno contribuendo alla ricostruzione dei fatti. Molti gli interrogativi aperti, a partire dal movente dell’aggressione, che – secondo alcune ipotesi – potrebbe essere collegato ad ambienti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.