Avezzano. Il sindaco nomina un nuovo dirigente del settore urbanistico, l’ingegnere Francesco Bonanni, direttore del dipartimento tecnico della Provincia e quindi già fidato collaboratore del primo cittadino di Avezzano Gianni Di Pangrazio, ma scatta la diffida. La richiesta di annullamento del provvedimento è arrivata in forma ufficiale da Franco Massimo Botticchio del Martello del Fucino. Secondo la dura critica, il professionista sarebbe stato scelto senza ricorrere a una procedura di selezione pubblica per il settore 7 “Pianificazione, sviluppo del territorio e sviluppo economico”. Dal Comune la scelta è stata motivata parlando di “un professionista di altissima professionalità e competenza”.
La diffida al sindaco è di “ritiro in autotutela e annullamento degli atti di nomina del professionista e di tutti i provvedimenti propedeutici o successivi alla nomina e di ogni altro atto connesso”.
Il documento, inviato anche al “segretario Comunale”, quindi al direttore generale, parla di un “accordo che dovrebbe già essere stato sottoscritto se è vero che il dirigente prenderà servizio sin dalla prossima settimana”.
In sostanza, secondo la diffida, non sarebbero state rispettate “le norme in materia di reclutamento del personale da parte delle pubbliche amministrazioni” e cioè la procedura pubblica che utilizza criteri e requisiti per l’incarico.
“E’ venuta a mancare”, si legge nella lettera, “una trasparente valutazione del possesso dei requisiti in capo al soggetto scelto”.
Sarebbe stata violata, inoltre, il l’articolo 110 Tuel in materia di incarichi a contratto secondo cui il reclutamento del personale al di fuori del personale interno può avvenire soltanto in assenza di professionisti che siano in grado di svolgere le stesse mansioni all’interno dell’Ente. “Non è stato emanato alcun bando di ricerca di professionalità esterne, cui conferire detto incarico dirigenziale”, si legge nell’istanza, “attività che sarebbe stata propedeutica al reclutamento de quo, onde effettuare una trasparente valutazione del possesso dei requisiti in capo al soggetto esterno chiamato a svolgere 1’incarico. Ma il comune”, secondo la tesi tenuta nella diffida, “ha già un dirigente titolare del Settore ed è in possesso dei requisiti richiesti per la guida dell’Urbanistica e che da pochi giorni ha riacquistato la piena agibilità per lo svolgimento di tutti i compiti affidatigli”. Il dubbio che emerge dalla diffida, inviata anche ai consiglieri comunali, è come mai se un dirigente c’è già ne è stato incaricato un altro?
Il sindaco Di Pangrazio, però, ha sottolineato in un comunicato che l’incarico sarà a costo zero per le casse del comune e per la collettività: “non ci sarà nessun aggravio di spesa per il Comune”, si legge nella nota del Comune, “poiché il compenso pari alla retribuzione di posizione prevista per la figura dirigenziale dell’Ente sarà coperto prelevando le somme dal fondo dei dirigenti”.
La diffida, però, parla di posizione «capziosa e rivelatrice perché c’è il rischio che questo provochi un danno erariale per l’amministrazione e il Comune di Avezzano, non rendendo pubbliche le posizioni vacanti, né i requisiti di professionalità per ricoprirli, ha impedito di fatto ai dirigenti interni e non solo (si pensi ai tanti operatori, magari disoccupati) di far valere magari la propria professionalità e candidarsi ad un incarico pubblico”.