Avezzano. “Le acque reflue della città di Avezzano non vengono depurate, l’Ersi ha messo in cantiere l’adeguamento e ampliamento impianto di depurazione nel Comune di Avezzano, che sia la volta buona?”. Sono queste le parole con cui il presidente del Centro Giuridico del Cittadino, Augusto Di Bastiano, annuncia un possibile cambio di rotta nella depurazione delle acque reflue della città.
“Il Centro giuridico del cittadino sono anni che denuncia che la città di Avezzano non depura le acque reflue”, prosegue Di Bastiano, “il progetto Dell’Ersi ha ‘lo scopo di risolvere la situazione igienico-sanitaria della zona che, allo stato attuale, non risulta essere servita da idoneo sistema fognario/depurativo dei liquami; gli stessi consentiranno quindi l’ottenimento dei benefici attesi con un innalzamento del livello della qualità della vita attraverso la tutela e il miglioramento dell’ambiente e condizioni più favorevoli ad un adeguato sviluppo socioeconomico’”.
“Attualmente”, spiega il presidente del Centro Giuridico del Cittadino, “le criticità dell’impianto non permettono di garantire il rispetto dei requisiti di legge, ‘il nuovo assetto dell’impianto dovrà essere in grado di rispondere ai requisiti riportati nel PTA della Regione Abruzzo, redatto sulla base del D. Lgs. 3 Aprile 2006, n. 152, ed alle linee-guida contenute nella delibera della Regione Abruzzo n. 227 del 28 marzo 2013’. L’unità esistente di sollevamento e pretrattamento non è in grado di sopportare l’intero carico idraulico corrispondente a 4 volte la portata media nera (così come impone l’attuale legislazione). Risulta pertanto necessario realizzare una nuova unità di sollevamento-pretrattamento, capace di smaltire la differenza di flusso emergente tra la portata totale ammessa all’impianto (4·Qm derivante dal flusso idraulico generato dai 74.000 abitanti equivalenti) e quella massima ammissibile all’esistente impianto, pari a 661 mc/h”.