L’Aquila. Le assunzioni di lavoratori dipendenti, in Abruzzo, scenderanno del 24% nel IV trimestre 2012, rispetto al trimestre precedente. Il dato è riportato nel CRESA Informa n. 6/2012 che analizza i risultati delle rilevazioni del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e del Ministero del Lavoro. Le nuove assunzioni saranno 3.160: un andamento negativo che interesserà tutte le province abruzzesi (Teramo: -31%, Pescara: -27%; Chieti: -50%) ad eccezione dell’Aquila, l’unica a registrare un incremento del 10% imputabile, come accade alle province “montane”, all’avvio della stagione turistica invernale. Dal punto di vista territoriale, in provincia dell’Aquila si concentrerà il 37% delle assunzioni regionali, a Teramo il 24% mentre Chieti e Pescara incideranno per quote minori, rispettivamente 21% e 19%. “Anche i dati del Sistema Informativo Excelsior contribuiscono a delineare il delicato momento attraversato dal mercato del lavoro” evidenzia il presidente del Cresa Lorenzo Santilli. “Il calo delle assunzioni previsto in Italia, 131.000 rispetto a 159.000 del trimestre precedente, andrà a peggiorare una situazione occupazionale già molto difficile, caratterizzata da un tasso di disoccupazione che sfiora ormai l’11%. Il calo di assunzioni previsto in Abruzzo conferma la tendenza alla diminuzione riscontrata per l’occupazione nella congiuntura industriale del terzo trimestre”. L’analisi per tipologie contrattuali evidenzia come la maggior parte delle assunzioni previste, ben il 57%, sarà a tempo determinato, (1.810 contratti di lavoro a termine), in calo del 46% rispetto al trimestre precedente. Una quota inferiore, il 30%, sarà a tempo indeterminato (960 assunzioni, con un aumento del 63%), mentre il 12% (corrispondente a 390 assunzioni, in crescita dell’86%) farà riferimento ad altre modalità contrattuali, tra cui l’apprendistato. Le assunzioni a tempo indeterminato assumono un peso rilevante a Pescara (36% del totale provinciale) e Chieti (34%), le assunzioni a tempo determinato a Teramo (66%) e le altre modalità contrattuali a L’Aquila (16%) e Chieti (14%).
“La principale motivazione che spinge le imprese ad assumere a tempo determinato è lo svolgimento di attività stagionali, che rappresentano il 33% delle assunzioni totali”, afferma Santilli, “seguita dalla copertura di picchi di attività (15%). Un peso limitato assumono, invece, lo svolgimento di un periodo di prova (6%) e la sostituzione temporanea di dipendenti (4%). Le attività stagionali prevalgono in tutte le province, in particolare a Teramo sono alla base del 50% delle assunzioni programmate”. Relativamente ai settori di attività economica si nota che quasi il 63% delle assunzioni in Abruzzo si concentrerà nei servizi, in calo di 5 punti percentuali rispetto al III trimestre. “Prevalgono le assunzioni nelle attività commerciali (19% del totale) e nelle attività del turismo e della ristorazione (18%), seguite dai servizi alle persone (12%)”, fa notare il direttore del Cresa, Francesco Prosperococco, “l’industria assorbirà il 37% delle assunzioni, con un aumento rispetto al trimestre precedente, l’11% del totale riguarderà le imprese delle costruzioni, il 9% l’industria alimentare e il 6% la metalmeccanica”. Le assunzioni nel settore dell’industria saranno particolarmente numerose a Teramo (43,2% del totale), mentre quelle nei servizi a Pescara (66,1%). In particolare, le assunzioni nel sistema moda a Teramo costituiscono il 5,2% del totale, nella metalmeccanica e elettronica a Chieti il 13,8%, nel turismo e ristorazione a L’Aquila il 32,8% e nei servizi operativi a Pescara il 13,6%. “Per le imprese abruzzesi”, sottolinea Prosperococco, “aumentano le difficoltà di reperimento delle figure professionali, considerando che la quota di assunzioni difficili da trovare è pari al 22% del totale, in aumento rispetto al 17% del trimestre precedente. A questo proposito è particolarmente difficile la situazione a L’Aquila, dove il valore ha raggiunto il 31%, e a Pescara (25%). Sono invece minori le difficoltà di reperimento a Teramo (11%) e Chieti (18%)”. Un dato che spinge le aziende a una minore richiesta di esperienza specifica, soprattutto nelle province dell’Aquila e di Teramo. L’esperienza costituisce, invece, un requisito particolarmente importante nelle costruzioni, dove sarà richiesta per oltre il 90% delle assunzioni, e nei servizi avanzati e finanziari (72%). Tra le figure professionali maggiormente richieste, in Abruzzo, spiccano cuochi e camerieri, seguiti da commessi e personale qualificato delle attività commerciali, operai specializzati in edilizia e nella manutenzione degli edifici e personale generico. Nel dettaglio provinciale a L’Aquila sono maggiormente richiesti cuochi, camerieri e operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici, a Teramo operai specializzati e conduttori di impianti nell’industria alimentare, a Chieti e Pescara personale generico e commessi e altro personale qualificato nelle attività commerciali. Le assunzioni di giovani sotto i 30 anni costituiranno il 53 per cento del totale, in calo di 5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Lavoratori giovani sono maggiormente richiesti nelle province di Chieti, Pescara e Teramo (rispettivamente 66%, 60% e 64%). A L’Aquila raggiungono quote inferiori (40%) e in diminuzione. Il settore maggiormente disponibile all’inserimento di giovani è il commercio (dove il 55% delle assunzioni riguarderà esplicitamente i giovani con meno di 30 anni), seguito dai trasporti (48%) e dalle industrie metalmeccaniche (36%).
Il 50% di assunzioni riguarderà le donne, in calo di 4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Maggiori opportunità di lavoro per le donne ci saranno all’Aquila (57%), seguita da Teramo e Pescara (45%). Fanalino di coda Chieti, con il 30%.