Celano. È argomento molto sentito in questi giorni a Celano, quello dell’aumento della Tari. Tanto che ne è nato un dibattito politico tra minoranza e sindaco Settimio Santilli.
“Tutti i nodi arrivano al pettine.Gli errori amministrativi che questa maggioranza ha commesso negli anni precedenti stanno ricadendo tutti sulle tasche dei cittadini”, affermano i consiglieri comunali Calvino Cotturone, Angela Marcanio e Gaetano Ricci.
“Il commissario Canale, per ricordare i fatti, quando andò a governare la città, ad aprile di quest’anno, trovo un “buco” di 400.000,00 sulla gestione della raccolta dei rifiuti, nell’anno 2020. L’opposizione, responsabile, denunciò alla città il grave ammanco che rischiava di far saltare i conti del comune, la città doveva sapere della gestione poco attenta della giunta Santilli.
Tale ammanco era stato causato dal taglio “propagandistico-elettorale” delle tariffe della Tari” nell’anno 2020. La Tari pagata dai cittadini nel 2020, infatti, era uguale a quelle pagata dai cittadini nel 2019 e non quella effettiva collegata al costo del servizio dei rifiuti del 2020.. La legge stabilisce, infatti, che Tari dovrebbe coprire integralmente il costo del servizio della nettezza urbana nell’anno di riferimento. Tale costo è stabilito dal piano Economico finanziario, PEF, che sarebbe dovuto essere approvato dal precedente consiglio comunale entro il 30 aprile 2020 ma ciò non avvenne. Il Pef, e le tariffe in esso calcolate, invece, furono approvati, per evitare l’aumento della Tari, c’erano le elezioni amministrative, solo il 28 dicembre del 2020 dopo le elezioni di settembre. I celanesi quindi nel 2021 hanno pagato la Tari per coprire il costo del servizio del 2021, oltre ai 400.000,00 che mancavano dello scorso anno.
Chiedemmo ad aprile del 2021 al commissario e alla maggioranza di attivarsi perché ciò non accadesse ma non fummo ascoltati. Invitato l’amministrazione “a rivedere i costi che generano tali aumenti e in particolare quelli legati alla gara d’appalto con l’attuale gestore, anche rivedendo le modalità di gara.Chiedemmo, infine, come previsto dalla legge, di spalmare le differenze del costo del servizio, i 400.000,00 euro, per evitare aumenti del 40%, nei successivi tre anni a partire dal 2021. Le nostre proposte non furono prese in considerazione dalla maggioranza ed oggi, purtroppo ne paghiamo le conseguenze. Il gruppo “Per Celano”, sia chiaro, ad aprile 2021 votò contro il Pef e contro l’aumento delle tariffe della Tari. Il Sindaco deve raccontare la verità, fa solo propaganda, non può scaricare le sue responsabilità e quelle della sua maggioranza, che votò l’aumento delle tariffe, su altri soggetti o sulla minoranza che si oppose a questi aumenti.
Al danno si aggiungere la beffa, infatti, in un tentativo goffo di depistaggio la maggioranza ha annunciato che la nostra città è tra i comuni premiati per percentuale di raccolta differenziata. È offensivo che, mentre i nostri concittadini ricevono attestati per capacità e sensibilità ambientali, la maggioranza li ha puniti con questa stangata. Le bollette, in alcuni casi, sono addirittura raddoppiate rispetto agli anni precedenti, tutto questo in un periodo di grave crisi economica, con famiglie e imprese già gravate da difficoltà a far quadrare i bilanci. Chiediamo alla maggioranza di bloccare questi aumenti e di mettere in campo azioni di redistribuzione di queste somme dovute, esclusivamente, alla loro incapacità amministrativa”.
Non ci sta però il sindaco Santilli che ha risposto con una nota dove spiega l’accaduto.
“Il consigliere Ricci e il gruppo “Per Celano” come loro solito tentano di confondere le idee ai cittadini, raccontando cose totalmente destituite di ogni fondamento. A titolo di cronaca è necessario ricordare infatti, che l’aumento della tassa sui rifiuti è stato adottato lo scorso aprile, in pieno regime commissariale e in fase di approvazione del bilancio previsionale. La rigidità della normativa della Tari, prevede che il costo dello smaltimento e della raccolta dei rifiuti debba essere interamente coperto dalla tariffa pagata dal contribuente e il commissario Canale questo fece. Negli scorsi anni siamo riusciti invece, attraverso lo stanziamento in sede di bilancio previsionale di una somma di 400.000,00 euro, che dunque non era un buco di bilancio come sostiene strumentalmente ancora oggi il gruppo “Per Celano”, prontamente smentito all’epoca anche dal Commissario Canale, a finanziare le agevolazioni della Tari e ad ottenere un quasi dimezzamento della bolletta, rispetto al costo del servizio reale. Scelta dunque prettamente politica. In ragione di questo l’allora Commissario prefettizio ad aprile convocò una riunione dei capigruppo, con lo scopo di proporre loro la possibilità di arrivare ad un accordo POLITICO per confermare le tariffe Tari in base alle aliquote adottate nell’anno precedente e di individuare le eventuali agevolazioni e incentivi per non incidere pesantemente sulle tasche dei contribuenti. Visto anche il particolare momento che la Città stava attraversando, l’accordo doveva essere quindi di natura squisitamente politica e sfociare così in un voto unanime di tutto il Consiglio Comunale come chiedeva il Commissario. Ma mentre da una parte la maggioranza era concorde nell’adottare questa soluzione a beneficio dei contribuenti, dall’altra la minoranza ritenne opportuno artatamente non trovare una soluzione unanime, in quanto col voto contrario anche della maggioranza alle tariffe senza riduzioni e la conseguente mancata approvazione del bilancio, il consiglio comunale sarebbe decaduto e si sarebbe tornati al voto. Il Commissario Prefettizio non essendoci l’accordo politico, si vide dunque costretto a non confermare le agevolazioni e ad aumentare la Tari del 40% per la copertura integrale dei servizi come previsto dalla legge e la maggioranza a votare l’aumento per non far cadere il consiglio comunale. Il Commissario fece quindi la scelta che tutti i commissari fanno, ovvero una approvazione ordinaria delle tariffe secondo legge, senza alcuna riduzione. Né l’amministrazione é stata nelle condizioni di poter intervenire dal momento in cui si è reinsediata, perché le correzioni delle tariffe quali quella della Tari per legge possono essere fatte solamente in sede di Bilancio di Previsione che come detto è stato fatto in primavera in fase commissariale. L’opposizione ricorda queste cose? Conosce questi passaggi normativi? Aggiungo che io sono tornato ad amministrare Celano con la composizione della giunta a fine luglio, dopo un vero e proprio terremoto, ritrovandomi un Comune senza molto personale ancora sospeso dalle misure cautelari e rientrato solo ad ottobre, con diverse opere pubbliche interrotte o non proprio partite per cause non riconducibili alle ditte e con costi delle materie prime che nel frattempo erano lievitati alle stelle quando invece i cantieri come la scuola dovevano essere già terminati, con quindi ulteriori pesanti oneri economici non previsti a carico del Comune. In più mi sono ritrovato addosso la scure del lodo Italgas con un debito fuori bilancio per 2.838.236,61 € da riconoscere al primo consiglio comunale che ho affrontato a fine luglio. Ad oggi il lodo di 2.838.236,61 € é stato pagato interamente lo scorso mese trovando le somme in bilancio senza gravi ripercussioni sulle casse comunali, i cantieri stanno ripartendo e in più nel consiglio comunale del 30 luglio, abbiamo applicato delle agevolazioni sulla Tari per un totale di 110.000 € della quota variabile per tutte le utenze non domestiche interessate dalle chiusure obbligatorie dai vari DPCM del 2021, più ulteriori 80.000 € per le utenze domestiche delle famiglie “disagiate” con l’utilizzo del “fondo di solidarietà alimentare”. Abbiamo creato dal nulla un centro vaccinale, abbiamo creato la polizia locale Marsica, fatto partire diverse procedure di lavori pubblici e tante iniziative nel campo sociale, culturale, scolastico, turistico e sportivo. Tutto quello che era nelle mie facoltà è stato fatto, poi se qualcuno vuole continuare ad asserire il falso come da suo costume facendo ricadere sul Sindaco colpe quando questi era sospeso dalla carica, onestamente siamo veramente al paradosso dei paradossi. I danni fatti invece alla città in 5 mesi di commissariamento sono stati ingenti e sotto gli occhi di tutti, perché alcuni personaggi che finalmente hanno avuto la possibilità di amministrare Celano con una persona dall’alto spessore istituzionale come il dottor Canale e la collaborazione della maggioranza, piuttosto che avere un atteggiamento maturo e responsabile, hanno pensato solo a fare pura demagogia e ridicoli giochi di bassa politica per tornare al voto. Questa é la classe politica che avrebbe voluto amministrare la nostra città tornando al voto? Il tema dell’aumento della Tari sarà uno dei primi ad essere affrontati con determinazione e senso di responsabilità come negli scorsi anni non appena la manovra di bilancio del governo sarà approvata ufficialmente, cercando di adottare in tempi brevi per il prossimo bilancio di previsione 2022, ogni possibile forma di agevolazione e riduzione a beneficio degli utenti del servizio come abbiamo sempre fatto. Per le altre tasse, abbiamo già l’Imu al minimo di legge oltre il quale non possiamo andare. Abbiamo esentato i cittadini dal pagamento delle strisce blu di parcheggio durante il periodo delle festività natalizie e ci apprestiamo a dare contributi a fondo perduto ad imprese e professionisti per oltre 300.000 euro che potranno essere anche aumentati, oltre ad avere già dato buoni spesa alle famiglie più bisognose, attività che continueremo a perpetrare in questo periodo. È bene che i cittadini sappiano che su questa iniziativa il gruppo “Per Celano” si è astenuto e nelle ultime elezioni provinciali piuttosto che votare il loro collega di Celano Dino Iacutone, hanno preferito riporre la loro fiducia altrove. Questo è il loro amore per Celano! Quello che era nelle nostre possibilità per aiutare l’economia locale l’abbiamo fatto anche lo scorso anno quando nessuno lo fece, lo abbiamo fatto quest’anno e lo continueremo a fare. Sarebbe bene che il consigliere Ricci e il gruppo “Per Celano”, nei prossimi anni in cui siederanno in consiglio comunale riuscissero ad andare oltre la retorica e la demagogia e facessero proposte utili e costruttive negli interessi della nostra città. Nel frattempo auguro al gruppo “Per Celano” e a tutti i consiglieri comunali di vivere un sereno Natale”.