Avezzano. Tu butti i rifiuti nel verde e loro ti fotografano. Il Comune di Avezzano non si è dotato di paparazzi pronti a scovare chi butta l’immondizia dove non dovrebbe, ma ha acquistato delle foto-trappole capaci di entrare in azione appena avvertono un movimento. I 10 moderni apparecchi, costati circa 5mila euro, serviranno agli amministratori e alla Polizia ambientale a contrastare il fenomeno delle discariche abusive. “Chi viene qui si complimenta con la città per come è pulita”, ha commentato il sindaco Gianni Di Pangrazio, “abbiamo iniziato la lotta a chi sporca e vogliamo portarla avanti per fare in modo che non ci siano più discariche abusive ad Avezzano”. Oltre alle foto – trappole il Comune ha acquistato altre 5 video camere che aggiunte a quelle già in possesso dell’ente permetteranno di tenere sotto controllo tutto il territorio. “Siamo riusciti anche quest’anno a ottenere un premio come comune che ricicla meglio in Abruzzo”, ha precisato l’assessore all’Ambiente, Crescenzo Presutti, “purtroppo però c’è ancora chi infrange le regole della società civile e per questo abbiamo deciso di dare la caccia agli zozzoni. Questo fenomeno va represso il prima possibile anche nel rispetto del codice dell’ambiente”. La guerra contro chi inquina sarà facilitata da questi nuovi sistemi che grazie a delle micro sim interne riusciranno a fotografare la scena e inviare immediatamente la foto sul telefono degli agenti della polizia ambientale che potranno intervenire. L’architetto Massimo De Santis ha sottolineato che: “le foto trappole si potranno spostare da una parte all’altra a seconda delle esigenze”. Mentre il responsabile della polizia ambientale, Germano Di Cesare, ha chiarito che: “con questo sistema gli agenti potranno cogliere sul fatto chi sta gettando i rifiuti nel verde”. Soddisfazione è stata espressa anche dal capo gruppo del Pd, Carlo Tinarelli il quale ha ricordato che: “l’abbandono dei rifiuti oltre a essere un problema estetico è anche un problema di tipo economico perché per ripulire è necessario poi impegnare delle spese in più”.